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Spaccio e criminalità in Molise: il pugno di ferro dei Giudici di Isernia e Campobasso per le condanne degli imputati in due importanti operazioni.



E’ giunta nella tarda serata dello scorso mercoledì 5 Aprile la sentenza di condanna del G.U.P con rito abbreviato, per i quattro imputati nell’ambito dell’ inchiesta “Vesuvio”, filone di indagine avviato dagli sviluppi di un’altra indagine condotta dalle forze di Polizia che si concluse con l’operazione messa in atto il 20 Maggio 202 e denominata “Piazza Pulita” che si concluse con 39 misure cautelari personali, sequestro preventivo di beni mobili ed immobili ed aziende per un valore di circa 1 milione di Euro. A seguito dell’arresto nell’ambito dell’operazione, uno dei capi dell’organizzazione criminale smantellata ha inteso collaborare con la giustizia, fornendo numerosi ed importantissimi elementi sul traffico di sostanze stupefacenti da lui stesso esercitato. Con la sentenza di Mercoledì 5 Aprile sono 4 in totale le condanne inflitte dal Giudice nei confronti di tre soggetti residenti in Provincia di Napoli, imputati per estorsione aggravata dal “Metodo mafioso” con l’uso di armi e per lo spaccio di cocaina stimato attorno ai 5kg per un giro d’affari stimato di oltre mezzo milione di Euro. Le pene dei tre sono comprese tutte tra i 6 anni e cinque mesi e 6 anni e tre mesi di reclusione. Per il quarto indagato, che come abbiamo detto ha collaborato con la giustizia, la condanna inflitta riguarda soltanto lo spaccio di sostanze stupefacenti e la pena inflitta è di 2 anni ed otto mesi di reclusione.

Precisiamo che suddetto pronunciamento giurisdizionale non ha carattere di giudicato, poiché avverso lo stesso, gli imputati, che secondo quanto previsto dall’art. 27 della Costituzione non sono considerati colpevoli sino alla condanna definitiva, potranno proporre gli appelli ed i ricorsi previsti dal codice di rito.

Altre 4 pesanti condanne sono state inflitte dai Giudici del Tribunale di Isernia a carico di una famiglia residente a Venafro, madre, padre ed i due figli, dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti nella propria abitazione. Gli imputati erano accusato di aver gestito dal 2019 fino al 2022 una vera e propria piazza di spaccio domestica a Venafro.

Gli imputati, già detenuti in carcere dal Maggio 2022, sono stati condannati rispettivamente a 6 anni e 10 mesi, e 7 anni di reclusione per la madre ed i due figli.

Tre dei condannati dal Tribunale di Isernia nella giornata di Ieri, Venerdì 7 Aprile, erano già stati tratti in arresto nel 2018 per i medesimi reati per i quali sono stati condannati ieri, e tramite la scelta del rito abbreviato risultavano già essere condannati nel 2020 ma grazie alla formula processuale scelta ed alla Corte di appello di Campobasso che ritenne di considerare i reati come spaccio di lieve entità, venivano rimessi anticipatamente a piede libero.

La nuova sentenza verrà presumibilmente appellata presso la Corte di Appello di Campobasso, ricordando che per gli imputati, anche se in regime di custodia cautelare, vale la presunzione di innocenza fino ad eventuale sentenza definitiva.

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