La Santa Pasqua è ormai alle porte ma nel Centrodestra molisano non si respira aria di festa; il clima è teso, gli sguardi minacciosi e tutti sperano che la resurrezione dello schieramento venga da sé, per illuminazione divina, tanto per restare in tema.
Fratelli d’Italia, sulla cresta dell’onda post Elezioni Politiche, non si rassegna al fatto di non poter indicare il nome del candidato presidente. Michele Iorio infatti è convinto che per lui questa, anche questa, potrebbe essere la volta buona. Anche l’appetito del coordinatore regionale Di Sandro non è da meno, nonostante tutte le baruffe interne degli ultimi anni. L’assessore uscente Pallante, sicuramente il più legittimato ad aspettarsi qualcosa, ci pensa ma non spinge e cerca di tenere a bada gli altri due, che gli hanno fatto la guerra fino ad oggi, perché si sa che quando il vento è favorevole le ferite conviene farle asciugare all’aria.
Il partito di Forza Italia non se la passa meglio…spetterebbe a loro infatti l’indicazione del nome di vertice, come stabilito tempo fa ai tavoli romani di coalizione, ma gli animi sono tutt’altro che distesti.
La coordinatrice Tartaglione, dopo la guida deludente e i vari capitomboli elettorali locali e nazionali, è stata rimossa e sostituita dal Senatore Lotito. Quest’ultimo avrá una bella gatta da pelare: il governatore Toma, stante la regola della riproposizione dei governatori uscenti, conferma la propria disponibilità alla ricandidatura, l’assessore uscente Cavaliere ancora non digerisce il tradimento dei suoi compagni di partito alle scorse politiche, il Sindaco di Termoli e Presidente della Provincia di Campobasso, Roberti, aspira legittimamente alla presidenza in forza del fatto che il trainante basso molise meriti finalmente un posto al sole. E poi c’è lui, l’europarlamentare Patriciello, ufficialmente appartenente a Forza Italia ma ufficiosamente infilato ovunque a seconda del perimetro e dello scenario generale.
Patriciello infatti resta a destra ma dopo il passo indietro del pentastellato Andrea Grego è sempre più stuzzicato dall’idea di replicare lo schema Frattura nel centro sinistra servendosi del terzo polo. In questo contenitore infatti gli scalpitanti Niro, Micone, Di Lucente e co, anelano a diventare il terzo che la spunta nella diatriba tra i due partiti maggiori.
Tutti sono d’accordo che questa volta debba esserci un politico a trainare la barca, un amministratore di lungo corso, uno di “loro” per intenderci. Si, ma chi?! Io o tu? Ma non è che alla fine è meglio andare a pescare di nuovo nella società civile?! Certo, si è capito che non funziona ma almeno la si smette di litigare. Per ora!
Insomma la resurrezione è tutt’altro che vicina e la passione del venerdì santo verrà particolarmente bene interpretata da tutti gli attori del centrodestra molisano.
Gilda Ricci.