Isernia: 48enne si schianta con l’auto. Denunciato dalla Polizia per guida in stato di ebbrezza.
Aprile 1, 2023
Gestione dei rifiuti: il Comune di Campobasso ottiene finanziamento da 2 milioni e 300 mila euro.
Aprile 2, 2023

Verso le Regionali: se Sparta piange, Atene non ride.



Dalle colonne di questo quotidiano stimo puntulamente informando i nostri affezionati lettori sugli sviluppi più significativi che le due coalizioni, quella del Centrodestra e quella del Campo progressista, stanno o meglio stavano compiendo nei giorni passati in vista della definizione definitiva di alleanze ed accordi sopratutto sui personaggi da portare alla ambitissima candidatura alla Presidenza della Regione per il proprio schieramento. Nelle ultime ore però si è verificata una netta e brusca frenata delle trattative in corso nella sede di Articolo Uno a Campobasso della coalizione di Centrosinistra, ne spiegheremo i dettagli più avanti.

Vogliamo partire in questa ennesima ricostruzione dall’attuale situazione della Coalizione del Centrodestra che dopo il quasi inutile vertice dei coordinatori regionali tenutosi a Roma lo scorso lunedì, non ha compiuto alcun passo in avanti, anzi se proprio dobbiamo dirlo a seguito del tavolo romano si sono soltanto acuite le spaccature e le rivendicazioni personali di questo o di quell’altro politico alla poltrona da futuro candidato Presidente. Dopo il tavolo che Lotito ha voluto a Roma, senza la presenza ne dei Parlamentari molisani del Centrodestra, ne tantomeno dell’ormai uomo invisibile Aldo Patriciello, lo sviluppo più rilevante avuto in queste ultime ore è stata la rincorsa netta che il Sindaco del Comune di Termoli e Presidente della Provincia di Campobasso Francesco Roberti (FI) sta prendendo, tanto è vero che soltanto ieri sera, venerdì 31 Marzo ha riunito un manipolo di Sindaci del Basso Molise a cena, ed anche se non eravamo presenti possiamo ben immaginare l’argomento trattato durante il momento conviviale immortalato da tanto di foto Facebook. Che il punto di forza su cui fa grande leva il Forzista Roberti per primeggiare sugli altri contendenti, sopratutto quelli interni al suo stesso Partito, sia basato sul principio della rappresentazione territoriale che a sentir loro mancherebbe al Basso Molise da anni ed anni, ci permettiamo di dissentire e di consigliare a Francesco Roberti di non puntare tutte le fiches a disposizione soltanto su questa divisione campanilistica ed antiquata della divisione Regionale. Caro Roberti siamo rimasti in quattro gatti a cantare la messa in Molise, non possiamo dividerci ancor di più e portare avanti gli interessi di questa zona a discapito dell’altra. certo nell’elettorato del posto farà anche breccia ma sinceramente quello a cui bisognerebbe realmente pensare è il benessere e la soluzione dei problemi di tutto il Molise e dei molisani e non prima di una parte e poi delle altre se ce ne sarà tempo e voglia. Riteniamo non sia utile alla causa. Per di più che il Basso Molise non sia rappresentato è quai un’eufemismo, su due Senatori eletti a Settembre uno, Della Porta è del Basso Molise, lo stesso Roberti Presidente della Provincia di Campobasso è del Basso Molise, per non andare indietro nel tempo e citare Facciolla, Vitagliano, Giovanni Di Stasi ecc.. Ma attenzione perchè anche nel Partito di Berlusconi è in corso una faida tra pretendenti, come possiamo dirlo anche in Fratelli d’Italia, infatti da informazioni attendibili, sembrerebbe che sempre nella giornata di ieri 31 Marzo, l’altro di Forza Italia in corsa per la candidatura Nicola Cavaliere, che dopo il mancato appoggio da parte di Francesco Roberti alla sua candidatura per il Senato a Settembre ha avuto duri scontri con il Sindaco di Termoli, si trovava in trasferta a Roma ed sarebbe stato ricevuto dal Vice Presidente azzurro e Ministro degli Esteri Antonio Tajani. Anche in questo caso non eravamo presenti ma possiamo ben immaginare cosa sia andato a dire Cavaliere.

Tirando la somma, all’interno del Centrodestra molisano regna ancora sovrana l’incertezza. Incertezza che stando ai bene informati frequentatori romani si dovrebbe risolvere immediatamente dopo le festività Pasquali, quando si riunirà a Roma il vero tavolo decisionale del CDX quello al quale prenderanno parte Meloni, Berlusconi, Salvini ed i centristi, dal aule dovrebbe uscire una indicazione chiara della rotta e del nome.

Ma se al momento Sparta (il Centrodestra, ndr) piange, Atene ( il Campo Largo) di certo non ride. Le cause che arrecano malinconia e tristezza agli attori del campo progressista sono da attribuire ai troppi veti ed alla spaccatura che si starebbe aprendo profonda e veloce all’interno del Movimento 5 Stelle. Dopo l’indiscrezione circolata e quasi confermata della candidatura del Sindaco di Campobasso alla Presidenza per la coalizione e con l’accordo già stretto per le Comunali anticipate del Capoluogo ove il Candidato sarebbe dovuto essere Roberto Ruta, c’è stata proprio in queste ore una brusca frenata del carro proprio per via delle conseguenze scaturite da determinati accordi e sopratutto dall’apertura al Terzo Polo che tanto cara è al PD, ma che alcuni dei grillini proprio non riescono a mandar giù, tanto da bloccare tutto e sembrerebbe per ricominciare da capo. Anche se nulla è ufficiale, annotiamo un passo netto all’indietro sul nome di Gravina come Candidato, al posto del quale gli stellati avrebbero messo sul tavolo un trittico di nomi tra i quali scegliere, ovvero Nola, Primiani e De Michele, mantenendo sempre e comunque saldo il veto del divieto di ingresso del Terzo Polo nella Coalizione. A quanto pare però la mossa non è andata giù agli alleati del PD che a questo punto starebbero alzando la posta avocando a loro la candidatura del Presidente in quanto probabilmente questi nomi non considerati adeguati. Di conseguenza salterebbe anche il pre accordo sulle Comunali e la candidatura di Ruta. Chi se la starà ghignando sarà di certo Andre Greco che dopo aver annunciato il proprio passo indietro per le troppe incompatibilità con gli alleati del Partito Democratico, potrebbe dopo questi ennesimi sviluppi, tornare prepotentemente in campo richiamato anche dalla parte del suo Partito che gli aveva preferito Gravina, o addirittura si potrebbe consumare una rottura insanabile del dialogo che porterebbe i 5 Stelli alla corsa in solitaria con Greco alla guida della barca, ed il PD, Terzo Polo e civiche uniti in altra coalizione, ovviamente dopo aver superato l’annosa lotta intestina tra Fanelli e Facciolla per chi dei due debba esser incoronato.

Insomma gli scenari sono davvero molteplici e variopinti in questo scenario del Campo Progressista. Due cose le asseriamo con cognizione di causa. La prima è che le ammucchiate ideate solo ed esclusivamente per rabattare il maggior consenso possibile e vincere, si dimostrano non funzionali già in partenza, figuriamoci una volta al Governo della Regione. La seconda è che nelle prossime settimane ne vedremo davvero di tutti i colori dia ambo le parti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *