L’Istituto Neuromed di Pozzilli dovrà fornirci la documentazione in merito all’affidamento dei lavori per la realizzazione della nuova ala e del progetto ‘One heath digital eco system’. A stabilirlo il Tar Molise che ha accolto, seppur parzialmente, una mia richiesta di accesso agli atti che più in generale riguarda l’utilizzo di fondi pubblici. In particolare, per il progetto ‘One heath digital ecosystem’ parliamo di risorse del Pnrr pari a 24 milioni di euro assegnati dall’Agenzia di Coesione territoriale all’Istituto molisano per interventi promossi dal Consiglio nazionale delle ricerche.
In prima battuta, Neuromed si è opposta alla mia richiesta, che si inserisce nell’ambito di un procedimento civile attivato dall’Istituto che lamenta di aver subito danni milionari a seguito della mia azione nelle istituzioni. Quei documenti ci sono stati negati insieme ad altre informazioni, circostanze alquanto strane se consideriamo che si tratta di fondi dei contribuenti. A questo punto sono stato costretto a rivolgermi al Tribunale amministrativo regionale.
Ricorrere ai giudici per quello che è a tutti gli effetti un diritto, cioè sapere come vengono spesi soldi pubblici, resta un fatto antipatico, ma sono stato costretto ad intraprendere tale percorso. Ho deciso di farlo per non dare adito ad eventuali dubbi sulle procedure per l’assegnazione dei finanziamenti che tra l’altro vedono destinatarie due società vicine all’europarlamentare di Forza Italia, Aldo Patriciello.
A seguito del ricorso curato dall’avvocato Massimo Romano, con una sentenza pubblicata il 7 marzo, il Tar Molise mi ha dato parzialmente ragione.
Nel frattempo, nei giorni scorsi la vicenda è stata oggetto di una interrogazione parlamentare a firma della nostra deputata Gilda Sportiello che ha chiesto di fare piena luce su un potenziale conflitto di interesse tra i soci delle ditte aggiudicatarie dei lavori e l’amministrazione aggiudicatrice. Da visure camerali, infatti, emergerebbero legami familiari tra la proprietà dell’Irccs Neuromed e i soggetti che controllano le società affidatarie.
Infine registriamo una strana coincidenza: mentre dopo il deposito dell’interrogazione, l’eurodeputato di Forza Italia ha dichiarato che era tutto regolare, all’indomani della sentenza del Tar, al Fatto Quotidiano, lo stesso Patriciello ha annunciato la sospensione delle procedure per la realizzazione del progetto da 24 milioni di euro. In attesa di ricevere l’intera documentazione, prendiamo atto di quanto accade, ma al contempo non possiamo fare a meno di pensare a strane coincidenze. Resta la consapevolezza che grazie ai giudici del Tar potremo fare luce su un appalto milionario.