Sono stati 10 milioni 545 mila, pari al 62.3% di share, gli italiani che hanno seguito in diretta su Rai1 la seconda serata del Festival di Sanremo.
A dare il via alla gara, direttamente da Sanremo Giovani, Will con Stupido seguito dai Modà alla loro terza partecipazione al Festival. Il brano Lasciami, scritto dal frontman Kekko Silvestre insieme e Enrico Palmosi, racconta della depressione, malattia troppo spesso sottovalutata, con la speranza di condividerla allo stesso modo con chi può comprenderla e con chi non l’ha vissuta sulla propria pelle.
Sul palco dell’Ariston anche Francesco Arca e Mario di Leva per presentare Resta con me, fiction in otto puntate che andrà in onda a partire da domenica 19 febbraio.
È poi il turno di Sethu, un’altra giovane scoperta, che lascia presto spazio a tre mostri sacri della musica italiana. Al Bano, Massimo Ranieri e Gianni Morandi infiammano il palco di Sanremo con un medley dei loro più grandi successi. Tutto l’Ariston è in piedi. Non è mancato poi un omaggio ad Umberto Bindi sulle note di Il nostro concerto.
Dopo la reunion dei Pooh e dei Ricchi e Poveri anche gli Articolo 31 hanno scelto il palco dell’Ariston per tornare insieme. Un bel viaggio racconta proprio di come gli amici possano perdersi e ritrovarsi. È poi il turno di Lazza che a 28 anni domina già le classifiche e esordisce al Festival con Cenere. Giorgia invece torna sullo stesso palco che l’ha vista trionfare nel 1995, dopo 22 anni di assenza, con Parole dette male seguita da uno dei momenti più commoventi della seconda serata del Festival.
Come ha ricordato Roberto Benigni nel suo meraviglioso intervento la libertà non è affatto scontata, purtroppo ancora non appartiene di diritto a tutte le donne, a tutti gli uomini, a tutti i bambini del pianeta. In questo momento c’è un Paese dove i ragazzi stanno pagando con il sangue il prezzo per la donna, la vita e la libertà. Quel posto si chiama Iran.
In Iran non sarei potuta essere così vestita e truccata e non avrei potuto parlare di diritti umani dal un palcoscenico. Sarei stata arrestata, o forse addirittura uccisa. È per questo che, come molti altri ragazzi del mio Paese ho deciso che la paura non ci fa più paura, ha esordito così l’attivista iraniana Pegah Moshir Pour nel suo struggente discorso in cui ha ricordato come il popolo iraniano stia sacrificando con il sangue il diritto a difendere il proprio paradiso.
Accompagnata da Drusilla Foer, Pegah ha portato sul palco di Sanremo la melodia e le parole di Baraye di Shervin Hajipour diventata l’inno della rivoluzione e che di recente ha vinto il Grammy come miglior canzone per il cambiamento sociale a dimostrazione di quanto potente possa essere il messaggio di una sola canzone.
Sanremo non è solo l’Ariston. Sul palco del Suzuki Stage Francesco Renga e Nek insieme per festeggiare rispettivamente 40 e 30 anni di carriera.
Colapesce e Dimartino tornano in gara al Festival con Splash dopo aver ottenuto un successo clamoroso nel 2021 con Musica leggerissima per poi lasciare spazio ai Black Eyed Peas che hanno trasformato l’Ariston in una discoteca sulle note di Mamacita, Don’t You Worry, I Gotta Feeling e Simply The Best.
Ci sono parole che per arrivare sul palco di Sanremo devono abbattere muri, pareti, grate e cancelli chiusi a tripla mandata. Parole come quelle raccolte dentro al carcere minorile di Nisida.
Vogliamo che la gente sappia che non siamo animali o bestie, non siamo killer per sempre, vogliamo che ci conoscano. Graffiante, solare, ironica, Francesca Fagnani, che si è fatta conoscere per le sue interviste al veleno, porta al Festival il tema della criminalità giovanile e della povertà educativa e sceglie di dare voce a chi una voce non ce l’ha, come dovrebbe fare un vero giornalista.
A Sanremo può accadere di tutto. In collegamento dalla Costa Smeralda, Fedez sorprende tutti con il suo freestyle prodotto da Salmo. Nella canzone denuncia Fedez non si risparmia: attacca la classe politica sul tema dell’aborto, difende Rosa Chemical e conclude con un pensiero per Gianluca Vialli.
La gara prosegue con Shari, Madame, Levante, Tananai, Rosa Chemical, LDA e Paola & Chiara. Sul palco anche il comico Angelo duro che il prossimo 1 aprile sarà all’Auditorium Unità d’Italia di Isernia. Nella seconda serata trionfano Colapesce e Dimartino seguiti da Madame e Tananai.
La classifica generale della sala stampa vede quindi sempre in testa Marco Mengoni seguito da Colapesce e Dimartino, Madame, Tananai e Elodie. Poi Coma Cose, Lazza, Giorgia, Rosa Chemical, Ultimo, Leo Gassmann, Mara Sattei, Colla Zio, Paola e Chiara, Cugini di Campagna, Levante, Mr. Rain, Articolo 31, Gianluca Grignani, Ariete, Modà, Gianmaria, Olly, Lda, Will, Anna Oxa, Shari e Sethu.
Tamara Santoro