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Campobasso: gestione impianti sportivi di Villa de Capoa, Fasolino e Colagiovanni (ppi), strigliano la maggioranza e chiedono il ritiro e la riformulazione del bando.



Si è tenuta questa mattina, 31 Gennaio, alle ore 11.30 presso la Sala Mancini del Comune di Campobasso la conferenza stampa dei Consiglieri Comunali del gruppo Popolari per L’Italia Carla Fasolino e Salvatore Colagiovanni, che hanno pesantemente e fermamente attaccato la maggioranza pentastellata in merito al bando di gestione degli impianti sportivi siti in Villa de Capoa. I due ripercorrono dettagliatamente la vicenda che parte dal lontano 2018, quando alla guida dell’amministrazione Comunale ‘era Antonio Battista, e che vide l’assegnazione ad una società dell’intero plesso di impianti sportivi, all’epoca dei fatti bisognosa di moltissimi interventi di ripristino e dichiarata inagibile, e per tali motivazioni la base dell’asta per il canone da versare nelle casse comunali fu ridotta a soli 5 mila euro l’anno, vedendo obbligato il futuro gestore all’effettuazione dei lavori di ripristino e di tutte le opere necessarie a rendere fruibile e funzionate il centro sportivo. A pochi giorni del contratto tra il Comune e l’associazione che all’epoca dei fatti si aggiudicò il bando, proprio il gruppo consiliare del M5S all’epoca all’opposizione, presentò una mozione in consiglio intimando al gestore di terminare tutti i lavori necessari entro e non oltre i 60 giorni di tempo.

Intanto cambiava il direttivo dell’associazione e repentinamente sono cambiate le condizioni della convenzione sostituendo l’allora proposta oggetto dell’aggiudicazione con un’offerta commerciale e non un progetto che prevedendo investimenti per circa 60/70 mila euro ed eliminando di fatto il rifacimento della copertura dei campi coperti con un risparmio calcolabile in almeno 250.000 euro, stando ai prezziari regionali.

Tutto questo rende possibile che la nuova Giunta intanto eletta alla guida del Capoluogo possa affidare la gestione degli impianti sportivi ad una nuova Associazione che a differenza della precedente, però, si trova a beneficiare del prezzo simbolico di affitto di 5 mila euro l’anno, ma senza doversi caricare sulle spalle i pesanti oneri dei lavori da effettuare.

Colagiovanni e Fasolino chiedono fermamente il ritiro ed il rifacimento del bando di affinazione della gestione, attualizzando la base d’asta ed il canone di affitto richiesto con i parametri normali essendo le strutture attualmente funzionanti e perfettamente fruibili, senza la necessità di interventi di alcun tipo.

Le dichiarazioni della consigliera Carla Fasolino:

“Non sono evidentemente soddisfatta della risposta. Occorre fare una breve premessa in quanto non tutti sanno che, nel caso specifico, l’assegnazione a privati della struttura dei campi da tennis di Villa de Capoa veniva da un lavoro svolto ancor prima in commissione e nella quale, il consigliere nonché Assessore Francesco de Bernardo proponeva un presumibile ricavo annuo per il Comune parametrandolo alle tariffe orarie degli impianti sportivi che mediamente erano di circa 15/20 euro l’ora. Nel caso di questo impianto, calcolando 5 campi da tennis ed una palestra per un utilizzo anche di sole 4 ore al giorno per 300 giorni il

Comune avrebbe dovuto introitare circa 90.000 euro l’anno.

Siccome la struttura era stata dichiarata inagibile ed occorrevano importanti lavori di riqualificazione l’amministrazione Battista mise a bando l’affidamento della struttura a privati con un prezzo a base d’asta di soli 5.000 euro con assunzione da parte dell’ aggiudicatario di tutti i lavori da effettuare. Lavori che gli stessi concorrenti avrebbero dovuto proporre e su cui avrebbero ottenuto un punteggio.

Appare ovvio che chiunque avesse voluto partecipare al bando dopo aver effettuato il sopralluogo si sarebbe reso conto degli interventi necessari e probabilmente questo è il motivo per cui ha risposto solo l’A.t.i Atd Campobasso con Molise tennis Project la quale a mezzo di progetto da essa stessa presentato si è impegnata ad effettuare lavori quantificabili in almeno 300.000 euro consistenti nella messa a norma e i energetica compreso il rifacimento dei rivestimenti dei due campi coperti

Nel 2018, quando erano in scadenza gli impegni presi in sede di convenzione dall’Associazione, veniva portata un interrogazione, dall’opposizione 5 stelle al fine di far rispettare i termini e nel caso chiedere decadenza dell’aggiudicazione. All’associazione tennis veniva intimato di completare i lavori entro 60 giorni.

Intanto cambiava il direttivo dell’associazione e repentinamente sono cambiate le condizioni della convenzione sostituendo l’allora proposta oggetto dell’aggiudicazione con un’offerta commerciale e non un progetto che prevedendo investimenti per circa 60/70 mila euro ed eliminando di fatto il rifacimento della copertura dei campi coperti con un risparmio calcolabile in almeno 250.000 euro, stando ai prezziari regionali. La motivazione riportata nell’offerta commerciale era quella che i lavori erano troppo difficili da attuarsi.

Il messaggio che a me è passato è che in questo palazzo è come se un’impresa si aggiudica la costruzione di una scuola su un progetto da essa stessa proposto poi si accorge che il lavoro è complicato, basta rivolgersi al dirigente del caso e da una scuola ad esempio di 3 piani poi il Comune si accontenta di una scuola da un piano ma senza cambiare le condizioni economiche.

Probabilmente se le altre associazioni tennis avessero saputo che poi erano queste le condizioni applicabili avrebbero risposto al bando, ma appare evidente che ci sia nei confronti di questa Associazione una certa posizione di privilegio.

Ironizzando come diceva il sindaco Di Bartolomeo, cambiata poltrona, cambiato potere, cambiato parere perché non sembra che questa amministrazione, allora all’opposizione, abbia intimato oggi il completamento dei lavori e tantomeno abbia gridato allo scandalo il fatto che siano scomparsi 250.000 euro, stimati, di lavori da effettuare. Non dimentichiamo che in seguito a precedenti interrogazioni ci siamo anche recati presso la strutturaed abbiamo avuto modo di vedere cumuli di materiale destinato a discarica messi nelle ex centrali termiche. Non mi sembra che al Comune sia mai arrivato il certificato di smaltimento della vecchia pavimentazione. Mi domando come mai l’Assessore Cretella non si sia mai pronunciato sul caso. Altresi a distanza di 6 anni dalla prima convenzione e 4 anni dalla modifica non siano stati completati nenache i lavori che loro stessi avevano proposto.

Dico questo anche perché, di contro, vi sono Associazioni aggiudicatarie di strutture sportive come quella di Fontanavecchia che preso l’impegno di realizzare i lavori entro 48 mesi li hanno già realizzati in soli 6 mesi per circa 140.000 euro e nessun aggravio per l’amministrazione.”

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