“Ci aspettavamo una presenza massiccia degli Organi di competenza che invece non c’è stata neanche in questa assemblea. Pochi giorni e dalla mezzanotte del trentuno dicembre nostro malgrado ci vedremo costretti a interrompere il servizio di 118”, a parlare è Nicola Avornia in nome e per conto della Associazioni del 118 schierate “in maniera compatta” contro il Bando così come concepito e emanato per la gestione del servizio di emergenza. “Dopo le riunioni che avevamo fatto con il Commissario alla Sanità Donato Toma e il direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano avevamo chiesto la nuova convenzione per il nuovo Bando e ciò che è accaduto è stato assurdo. Non esiste quanto fatto. Prima di tutto avevamo chiesto la presa in carico dei verbali dell’Ufficio del Lavoro e poi certamente avevamo chiesto il nuovo Bando. Ad oggi ci ritroviamo per ogni Associazione con una offerta di 2500 euro al mese per ogni dipendente, il calcolo è semplice: un turno da coprire è di sette ore e quarantacinque minuti. Perciò restano le altre ore da coprire perché un turno è fatto di dodici ore. Ciò significa che dobbiamo trovare 25 volontari per coprire gli altri novanta turni.
in questo momento ogni associazione ha perso dai sette ai dieci volontari io credo che il presidente- commissario Toma se volesse potrebbe trovare la soluzione, non dimentichiamo che il Molise è tra le poche regioni che ancora non ‘sistema’ il servizio del 118. In queste condizioni non possiamo più andare avanti, spiace dirlo ma il trentuno dicembre a mezzanotte fermeremo il servizio. Intanto a margine della Conferenza così il sindaco di Campobasso Roberto Gravina: “Avremmo potuto meglio comprendere le ragioni di una situazione che appare inverosimile se la dirigenza sanitaria oggi fosse stata presente alla Conferenza dei Sindaci.
La cosa grave – ha detto il sindaco Roberto Gravina – è che oggi avremmo potuto meglio comprendere le ragioni di una situazione che appare inverosimile e invece l’assenza (non sappiamo se giustificata) della dirigenza sanitaria, interlocutore naturale della Conferenza dei Sindaci, ha di fatto impedito di poter approfondire la situazione, che resta purtroppo grave.
Sembra esserci su tutto questo, come su diversi altri aspetti della situazione, a voler essere indulgenti, – ha aggiunto Gravina- una superficialità gestionale che purtroppo si ritrovano a scontare poi associazioni e cittadini.
Detto ciò, – ha detto in conclusione il sindaco di Campobasso – una disciplina nazionale su questo settore, visto anche quanto potrebbe accadere come riflesso di un’eventuale processo di autonomia regionale differenziata, sarebbe quanto meno auspicabile e andrebbe posta come punto di discussione dai rappresentanti della nostra regione in Parlamento.”