Era da poco ritornato in libertà l’uomo arrestato dai Carabinieri di Campobasso con le accuse di: estorsione aggravata, violazione di domicilio, violenza privata e lesioni. L’uomo residente in un comune della provincia di Campobasso per mesi ha minacciato e aggredito anche fisicamente al fine di estorcere denaro un ragazzo portatore di disabilità intellettiva. Violenze fisiche e psichiche che l’arrestato metteva in atto all’interno dell’abitazione della vittima dove l’uomo si presentava con regolarità approfittando dell’assenza di altre persone. Il giovane veniva così sottoposto ad angherie e violenze fisiche e verbali regolarmente. Minacce di morte, schiaffi, percosse e strattonamenti, questa la condotta posta in essere dall’uomo finito in manette dopo le indagini dei Carabineri avviate dopo che il giovane aveva trovato il coraggio di denunciare il suo aguzzino. In un’occasione l’arrestato ha sfondato la porta di ingresso a calci, mentre in un’altra ha fatto accesso nell’abitazione da una finestra, utilizzando una scala appositamente recuperata, così neutralizzando le resistenze e i timori del ragazzo il quale, dall’interno della propria abitazione, tentava di ignorare le insistenti richieste di ingresso provenienti dall’indagato.
Le pretese estorsive e le aggressioni erano ormai divenute, negli ultimi tempi, insostenibili, tanto da costringere la vittima ad abbandonare la propria abitazione, in diverse occasioni, considerando che ogni qualvolta essa vi facesse rientro l’indagato si presentava per imporre le proprie prepotenze. “Nonostante le numerose intimidazioni rivolte alla vittima al fine di evitare che presentasse denuncia o si confidasse con terzi – così una nota stampa della Procura di Campobasso – la stessa ha fortunatamente trovato il coraggio di rivolgersi alle forze dell’ordine e ciò dimostra come simili reati, che non solo colpiscono il patrimonio delle vittime o ne mettono in pericolo l’incolumità psicofisica, ma soprattutto le logorano sotto il profilo della serenità personale e degli equilibri di vita quotidiani, possano emergere solo con il coraggio di chi denuncia”.