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Debiti della Regione Molise Micaela Fanelli (PD): “Ma Toma se ne accorge dopo quattro anni e mezzo di mandato?”



In un post sul proprio profilo Facebook la Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale Micaela Fanelli affronta il tema emerso nelle ultime ore a seguito delle dichiarazioni del Presidente della Giunta Donato Toma riguardo agli ingentissimi debiti che la Regione avrebbe nel proprio Bilancio. Debiti, ha chiarito Toma, lasciati in eredità dalle due precedenti amministrazioni che hanno governato il Molise, e per i quali lo stesso Toma ha scritto ai Ministri Fitto e Giorgetti chiedendo lo svincolo del Fondo di Sviluppo e Coesione 2021/2027 per un ammontare di 41 milioni di Euro. Nel post Facebook la Capogruppo PD Fanelli ci va giù pesante contro il Presidente Toma chiedendosi come sia possibile che si sia accorto di tali debiti soltanto dopo quattro anni e mezzo alla guida del Molise.
Di seguito riportiamo il testo del post Facebook di Micaela Fanelli:
“Il Governatore Toma, nel corso del Consiglio regionale di ieri, ha annunciato urbi et orbi che “la Regione Molise ha una ‘montagna’ di debiti” (533 milioni di euro) che deriverebbero dai “residui attivi e passivi precedenti alla mia amministrazione e a quella ancora precedente”. Motivo per cui ha scritto al Ministro Fitto e al Ministro Giorgetti chiedendo di svincolare a copertura 41 milioni del Fondo sviluppo e coesione, Fsc 2021-2027. 👉 http://bit.ly/3OIAai6
La domanda a questo punto è: ma se ne accorge dopo quattro anni e mezzo di mandato?
Una giustificazione tardiva e probabilmente funzionale solo al prossimo giudizio di parifica della Corte dei Conti, che giustamente sta avanzando una serie di rilievi che potrebbero portare ad una mancata parifica, con tutte le spiacevoli conseguenze che ne deriverebbero per l’intero Molise.
Quella di accertamento di tutti i residui, infatti, era un’operazione che andava avviata all’atto dell’insediamento, non allo scadere della legislatura.
E farlo tanto tardivamente ingenera il legittimo dubbio che, in questo modo, Toma tenta di accollare il problema del ripiano al suo successore. Forse nel tentativo di uscirne ‘immacolato’?
La verità è che ha atteso nel partire per evitare di ripianare. Farlo oggi è più comodo. E chi verrà, vedrà.
Applausi, rabbia e lacrime.”

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