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Ventennale del terremoto di San Giuliano di Puglia: i messaggi di commemorazione del mondo politico molisano.



Giorno triste per il Molise oggi. Sono esattamente 20 anni dal terribile terremoto di San Giuliano di Puglia che portò via 27 bambini e la loro maestra. Pubblichiamo un susseguirsi di messaggi del mondo politico molisano. 

 

On. Elisabetta Lancellotta:

“Da venti anni, il 31 ottobre, è una giornata triste. Sono ancora vive le immagini di quella drammatica giornata, scandita dal terribile sisma che colpì al cuore San Giuliano di Puglia e il Molise intero. Ventisette bambini e la maestra trovarono la morte sotto le macerie di una scuola, quel luogo che tutti noi genitori consideriamo il posto più sicuro che viene frequentato dai nostri figli, dove i nostri piccoli iniziano, per poi approfondire, il loro percorso di istruzione e formazione. In questi venti anni abbiamo ascoltato storie di bambini diventati adulti, segnati da quel terribile crollo. E, da mamma, ho sempre ascoltato e riascoltato, letto e riletto, le storie di coloro che hanno avuto la forza di rialzarsi psicologicamente e fisicamente, seppur segnati per tutta la vita, provando a realizzare i propri sogni. Gli stessi sogni, svaniti sotto le macerie, per 27 loro piccoli amici e la loro maestra. Bambini diventati Angeli, che hanno lasciato all’interno delle rispettive famiglie un dolore immenso e una ferita, che non potrà mai rimarginarsi. Nonostante ciò, queste famiglie hanno avuto la forza e il coraggio di andare avanti, ma sono certa che i nonni, i genitori, i fratelli e le sorelle, gli zii, segnati da questa immane tragedia, da venti anni ogni giorno immaginano e si chiedono come sarebbe stata la vita dei loro piccoli Angeli. Da mamma, spesso, ripenso a quel 31 ottobre 2002, soprattutto quando accompagno mia figlia a scuola, quel luogo dove i nostri piccoli trascorrono la maggior parte del loro tempo dopo la propria abitazione. In venti anni è stato detto tanto su quel terribile terremoto e, da membro della Camera dei Deputati e consigliera del Comune di Isernia, memori di quella tragedia, il nostro impegno è quello di lavorare affinché il tema della sicurezza sia al primo posto, assicurando strutture all’avanguardia dove i nostri figli, futuro della nostra società, possano crescere serenamente”.

Sen. Costanzo Della Porta:

Oggi è una giornata triste: il 31 ottobre di venti anni fa cambiò radicalmente la storia del nostro Molise. Una regione e una Nazione che si strinsero attorno alla comunità di San Giuliano di Puglia, segnata da un dramma, per quanto possibile alleviato dallo scandire del tempo, ma che riecheggia giorno dopo giorno da quel 31 ottobre 2002.
Da sindaco ho sempre ripensato a quel dramma e dato massima considerazione a un tema sempre attuale e, oggi, da esponente di Palazzo Madama sicuramente non mancherà il lavoro affinché gli standard di sicurezza siano sempre maggiori, per far sì che un’altra San Giuliano di Puglia non si verifichi mai più”.

Sen. Claudio Lotito, lettera al Sindaco di San Giuliano:

“Caro Sindaco, 

la ferita di tutta la tua comunità è una ferita della nostra intera Nazione. Sono passati 20 anni dal sisma, soprattutto dalla tragedia che noi oggi abbiamo il dovere di riportare alla memoria: 30 suoi concittadini e tra questi 27 bambini ed un’insegnante hanno perso la vita, un evento che non troverà mai una ragione! Comprendo ancora oggi lo strazio ed il dolore dei genitori, dei loro familiari che ancora non si danno pace per quel tragico evento che tocca questa cittadina, li Molise ma direi l’Italia tutta. Ho rivisto nei giorni scorsi le immagini riproposte dai media delle ore più tragiche di quei momenti, la disperazione alla quale nessuno riusciva a darsi pace, e non nascondo di aver provato ancora una volta profonda commozione e tanta sofferenza. Purtroppo, proprio oggi, impegni imprevisti ed improrogabili mi impediscono di prendere parte alla cerimonia in memoria delle vittime del sisma, cerimonia alla quale tenevo particolarmente e alla quale intendevo presenziare ancor più quale parlamentare del territorio. Non per questo ho voluto far mancare, per li Suo tramite, al mia partecipazione emotiva e la mia commozione che si unisce a quella della Sua comunità. Voglio stringermi attorno a ciascuno di Voi, e testimoniare il mio impegno affinché ogni anno che verrà, le strutture pubbliche di questa Regione dovranno essere più sicure e funzionali e rispondenti alla normativa antisismica vigente, perché tragedie come questa non dovranno mai più accadere! Con sentimento commosso. Claudio Lotito”

On. Lorenzo Cesa:

“Sono passati 20 anni da quel terribile 31 ottobre 2002. Quante cose la vita ci ha riservato in questi lunghi anni, eppure la tragedia di San Giuliano pare si sia cristallizzata a quel giorno nefasto. Nella memoria di ognuno vive il ricordo di quelle lunghe ore alla ricerca disperata dei piccoli alunni, intrappolati in un destino crudele. Sono forgiate nell’anima e nella mente di chi sopravvive le voci, gli ultimi aneliti di vita, le urla di dolore, la polvere, le manine che non stringevano più. Restano impresse nella memoria le immagini strazianti dei Vigili del fuoco instancabili, dei cittadini che scavavano a mani nude per non perdere neppure un secondo prezioso. É un ricordo troppo doloroso quello dei racconti. É impossibile non rammentare con un grido innaturale quei teli bianchi, troppo piccoli per asciugare le lacrime di genitori disperati. É una ferita difficile da rimarginare. Nessuno ha la possibilità di restituire ai 27 angeli e alla maestra Carmela il soffio della vita. Possiamo, però, far sì che tragedie come questa di San Giuliano non accadano mai più. É di diversi giorni fa la notizia di un’ennesima disgrazia sfiorata, in un ateneo. Pochi minuti e avremmo nuovamente pianto giovani vite. Non devono più accadere drammi come quello di San Giuliano di Puglia o quello dell’Aquila. É dovere delle Istituzioni garantire la sicurezza nei luoghi pubblici, nelle scuole, nelle università.
Occorre incentivare la cultura della prevenzione, adottando misure serie e di concreta attuazione. Non servono slogan strappa applausi o frasi ad effetto sui social, utili solo a racimolare click, urge una politica più vicina alle esigenze dei cittadini. Il nostro impegno, il mio impegno è sempre proiettato verso il futuro, un futuro certo, migliore per tutti, che sappia coniugare il rispetto di leggi e la puntuale attuazione delle misure adottate per il bene delle comunità nelle quali viviamo”.

Eurodeputato Aldo Patriciello:

Ci sono eventi, nella vita di una comunità, che restano scolpiti indelebili nel cuore e nella mente. C’è un prima e un dopo: un orologio storico che sta lì a ricordarci ciò che è accaduto. E quello che è successo a San Giuliano di Puglia il 31 ottobre del 2002 è un evento del genere. Una delle pagine più tristi della nostra storia: una tragedia enorme non solo per la cittadinanza locale ma per l’Italia intera. Ricordo perfettamente il dolore e lo sconforto di quella giornata di venti anni fa. Il pavimento sotto i piedi che si muove, i lampadari che oscillano, le finestre che tremano. Un minuto di puro terrore seguito subito dopo da un silenzio che non potrò mai scordare. Quel giorno, a San Giuliano di Puglia, persero la vita 27 bambini, la loro maestra e altre due persone. Oggi, a distanza di tanti anni, abbiamo non solo il dovere di ricordare, ma di lavorare ed investire in prevenzione e sicurezza perché simili tragedie non accadano mai più. Il ricordo di quei tragici momenti è una ferita ancora aperta nella memoria e nella coscienza di tutti noi.  La tragedia di San Giuliano di Puglia ci impone dunque non soltanto di ricordare quei tragici istanti ma anche e soprattutto di lavorare seriamente per garantire la massima sicurezza possibile per tutti gli edifici, pubblici e privati. Credo sia questo il modo migliore per ricordare il dramma di quei giorni in cui persero la vita trenta persone, tra cui 27 alunni e la loro maestra: un impegno civico e morale cui nessuno può sottrarsi e a cui è opportuno dedicare ogni sforzo istituzionale.”

Presidente Provincia di Campobasso, Francesco Roberti:

“C’è una storia prima del 31 ottobre 2002 e una storia dopo il 31 ottobre. Un prima e un dopo di una data tra le più tristi, se non la più triste, della storia del Molise e di San Giuliano di Puglia. Un boato, il crollo e il silenzio assordante. In venti anni sono state tante, forse troppe, le parole spese per quella tragedia in cui persero la vita 27 piccoli alunni e una maestra della scuola di San Giuliano di Puglia. Il pensiero va sempre alle famiglie e ai genitori, segnati da un dramma indelebile nella vita di tante persone: degli stessi bambini che riuscirono a salvarsi, delle loro famiglie, di coloro che prestarono i soccorsi.
Sono trascorsi venti anni, ma l’eco del dolore e della tristezza non si è mai spento e mai si spegnerà. Ogni anno, il 31 ottobre, è il momento della riflessione e della nostra vicinanza a tutti coloro che, da venti anni, soffrono nel silenzio delle proprie case per un dolore mai domo. Il nostro pensiero e il nostro continuo incoraggiamento va a tutti quei ragazzi, oggi adulti, che hanno reagito con una forza d’animo, da cui prendere esempio, riuscendo a imporsi nel mondo della scuola, del lavoro, dello sport e della società con storie che ci insegnano tanto e da cui prendere anche esempio. Quel 31 ottobre 2002 ha segnato un profondo spaccato. Una tragedia, che non sarebbe dovuta mai accadere, di colpo, accese i riflettori su un tema particolare: quello della sicurezza degli edifici scolastici.
Tanto è stato fatto e tanto si dovrà ancora fare per assicurare ai nostri figli quella tranquillità di poter trascorrere buona parte della propria giornata senza pericoli. Il compito delle istituzioni è quello di non abbassare la guardia, affinché gli istituti scolastici diventino una ‘bolla’, laddove gli studenti possano studiare, divertirsi, fare le loro prime esperienze senza alcun pericolo”.

Roberto Gravina Sindaco di Campobasso:

“Sono trascorsi vent’anni esatti dal terremoto del 31 ottobre 2002 che distrusse la scuola di San Giuliano di Puglia aprendo una voragine di dolore per le famiglie dei 27 bambini e per quella della loro maestra che il trascorrere del tempo non potrà mai arrivare a colmare. – ha detto Gravina – Vent’anni che per San Giuliano di Puglia hanno significato un periodo lungo e non sempre semplice da dedicare alla ricostruzione della propria comunità sociale.

La Giornata della Memoria dei Piccoli Angeli di San Giuliano di Puglia è anche un punto fisso per tutte le istituzioni locali e nazionali che sono chiamate a non dimenticare ciò che accadde e soprattutto perché accadde.

Riconoscerci tutti insieme, qui a San Giuliano di Puglia come in tante altre parti della nostra regione e della nostra nazione, nel ricordo delle vittime di quel terremoto e nel dolore interminabile delle loro famiglie, rende concreto quel profondo senso del dovere collettivo che è indispensabile mostrare ed esercitare per affrontare tragedie umane e sociali di simile portata, dalle quali, solo attraverso una sincera unità d’intenti, si può ripartire agendo a favore di una profonda e necessaria opera di ricostruzione che eviti di ricalcare gli errori tragici del passato.”

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