Il festival organizzato dall’associazione AsSud di Paludi da un’idea del Direttore artistico Giuseppe Sommario, ha avviato, in questi anni, confronti con pensatori e istituzioni contribuendo a portare al centro del dibattito pubblico e mediatico i temi dell’emigrazione attraverso le storie di chi è partito e di chi è rimasto.
Il 22 e il 23 ottobre Agnone ospiterà laboratori, convegni, dibattiti e una rappresentazione teatrale per affrontare con nuove prospettive e nuove proposte il tema del fenomeno migratorio.
Qui il festival farà poi ritorno nuovamente a novembre dopo una sosta a Montreal.
Andata e ritorno come in ogni viaggio, anche quello più lungo. Il viaggio resta il tema centrale del Festival che nasce con l’intento di unire e condividere le storie dei migranti e della terra che li ha visti andare via, di creare una rete di persone e di memorie collettive. Spartire, infatti, significa partire, dividere – che è quello che fa l’emigrazione -, ma significa anche condividere.
Durante questo primo appuntamento molisano saranno tanti gli eventi che coinvolgeranno il territorio e le scuole, proprio quelle giovani generazioni che sognano spesso di andare via. Negli ultimi anni è sempre più evidente la dicotomia tra l’aumento esponenziale degli italiani al di fuori dell’Italia e sempre più comuni spopolati o quasi abbandonati nelle varie regioni della penisola. Cosa ne sarà di questi luoghi?
Secondo Giuseppe Sommario «non si capisce chi ha più coraggio. È coraggioso chi resta, è coraggioso chi parte ed è coraggioso chi ritorna. La “restanza” è una categoria antropologica che è speculare alle partenze. In realtà l’identità di chi resta si ridefinisce grazie alle spartenze. Diceva Vito Teti che la comunità di chi parte e la comunità di chi resta per tutta la vita si inseguiranno sapendo che mai si potranno ricongiungere e mai si potranno separare».
Essere a casa, sentirsi a casa, tornare a casa, chi o che cosa chiamiamo casa? La nostalgia che assale chiunque sia costretto a partire, a emigrare per lasciare il luogo che chiama casa. Attraverso laboratori, teatro, cinema, convegni, dibattiti si cercherà di dare voce ad un confronto-racconto dei migranti di ieri e di oggi, evidenziando parallelismi e divergenze delle traiettorie narrate.
Un raduno di artisti e pensatori offriranno delle nuove prospettive e apriranno nuovi orizzonti sul tema in modo da poter elaborare proposte di intervento e gestione del fenomeno migratorio passato e recente.
L’obiettivo del Festival è riattivare processi generativi nei borghi in cui si vive un forte spopolamento anche attraverso il coinvolgimento dei più giovani a cui trasmettere i valori dell’appartenenza al proprio territorio, per creare ed essere comunità.
Programma delle giornate
Sabato 22 ottobre:
ore 11:00 – Laboratorio d’arte “Un paese ci vuole” a cura di Roberto Giglio, Palazzo dei Filippini (Corso Garibaldi)
Scoprire immagini, simboli e valori, attraverso il racconto, la manualità e la creazione artistica, strumento educativo per eccellenza. L’obiettivo è quello di sviluppare le capacità creative e relazionali deibambini attraverso l’universalità del linguaggio artistico. La finalità non è il solo insegnamento delle singole tecniche artistiche, bensì la scoperta del vero senso del fare arte, inteso come strumento di civiltà e conoscenza, condivisione e apertura all’altro. Il laboratorio, che si svolgerà in una piazza del borgo, vedrà coinvolti bambini, genitori e nonni, volontari e cittadini. I bambini realizzeranno e coloreranno case di cartone che affiancate e sovrapposte daranno forma a un grande e colorato plastico del borgo.
Ore 15:00 – Conferenza stampa di presentazione della tappa molisana del Festival delle Spartenze a Palazzo Bonnani.
Seguirà l’incontro-dibattito dal titolo “Cultura, Radici, Turismo e destino delle aree interne. Buone pratiche in atto e buone pratiche da adottare”. Interverranno Accademici, esperti, istituzioni, politici, attori territoriali.
Durante l’incontro sarà proiettato il docufilm “Le due Calabrie” di Giuseppe Sommario e verrà presentato Il Comitato delle Radici dell’Alto Molise.
Ore 21.30 – Teatro Italo-Argentino, Spettacolo Calabria-America Andata e Ritorno. Storie di calabresi d’America con Caterina Pontradolfo e Paolo del Vecchio alla chitarra, testi di Giuseppe Sommario.
Domenica 23 ottobre:
ore 10:00 – visita al Museo della Campana “Giovanni Paolo II” e alle altre attrattive di Agnone.
ore 16:00 – Teatro Italo-Argentino “Homeland, la letteratura torna a casa”, in collaborazione con il John Fante Festival.
Interverranno Giovanna Di Lello, Direttrice John Fante Festival, Carmine Ficca, sindaco di Torricella Peligna, Eleonora Principe, Borghi della lettura, Norberto Lombardi, storico delle migrazioni, Roberta Iannacito, prorettrice Toronto Metropolitan University, Simona Palladino, Liverpool Hope University, Giuseppe Sommario, direttore Festival delle Spartenze-Università Cattolica di Milano.
Proiezioni e letture a cura di AsSud
ore 18:00 – Teatro Italo-Argentino Giuseppe Moffa in “Canzoni di paese per chi resta e chi ritorna” con Manuel Petti alla fisarmonica.
Durante le due giornate si terrà anche il Campus AsSud a cura di Guido Bosticcio, Erminia Madeo, Anna Frabotta, Salvina Elisa Cutuli, Giuseppe Sommario.