Viene ulteriormente depauperato il San Timoteo con la chiusura del punto nascita. Se questo viene approvato dalla maggioranza dell’Assise Regionale i bambini basso-molisani nasceranno fuori Regione andando ad aumentare il debito pubblico sanitario con la mobilità passiva. Per quel che riguarda il Vietri invece dobbiamo appurare che per questa Regione la sanità Frentana ormai non esiste più. Dopo la chiusura delle eccellenze locali, si prende atto della totale mancanza di considerazione del fatto che abbiamo a disposizione una delle poche Camere Iperbariche del centro sud, di nuovissima realizzazione dato che appena un anno fa è stata ultimata, e che dunque potrebbe garantire a questa Regione, oltre all’importante servizio per tante patologie, delle entrate importanti sotto forma di mobilità attiva, come accertato negli anni passati ed invece tutto tace. Appuriamo che su una bozza di POS di 200 pagine non vi sia menzione alcuna di questo servizio importante.
A questo punto non ci resta altro che sollecitare le parti politiche chiamate in causa: anzitutto i Consiglieri Regionali ai quali sarà sottoposta l’approvazione di un POS che non solo non cambia le cose nonostante i proseliti di chiara natura elettorale, ma che addirittura aggrava la situazione gettando nello sconforto i cittadini nella consapevolezza di constatare che tante emergenze tempo dipendenti non saranno garantite. Ci auguriamo che la maggioranza del Consiglio Regionale non avalli questa operazione distruttiva nei confronti del nostro territorio. Chi sarà complice di questo scempio dovrà assumersene la responsabilità.
Infine, la mente inevitabilmente torna all’ultimo POS, quello della precedente amministrazione, che aveva disposto la chiusura di Oculistica e il punto di primo intervento h 12. In quell’occasione i servizi furono difesi con vigore, vigore che di fatto garantì la sopravvivenza dei reparti per qualche altro anno. Ci auguriamo che anche il nostro sindaco non lasci nulla di intentato in questo senso e agisca con vigore. La domanda che ormai pochi cittadini Molisani si pongono: ma è davvero questa la strada da seguire nonostante l’importante debito sanitario prodotto ogni fine anno considerato la chiusura di diversi ospedali e servizi. Ormai in questa lotta siamo soli e dobbiamo lottare con tutti i mezzi che abbiamo”.