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Isernia. 25 nuove assunzioni al Comune, le considerazioni della minoranza



È di qualche giorno fa la notizia data dal Comune di Isernia dell’arrivo di nuove risorse umane, per la precisione ben 25 nuove assunzioni. Tale annuncio ha scatenato l’indignazione della minoranza e della vecchia amministrazione in quanto la maggioranza che risiede oggi in Consiglio comunale si sarebbe presa tutti i meriti.

“C’è un fenomeno ricorrente, per la verità molto più antico di quanto si immagini, ma nell’era social si tende a constatarlo con maggiore facilità, o almeno così mi sembra – ha dichiarato il consigliere di minoranza Linda Dall’Olio -. Vi è l’abitudine di essere sostanzialmente proiettati verso l’inettitudine, non è ben chiaro se per mancanza di volontà o proprio per incapacità, o entrambe, ma quando arriva qualcosa di positivo (e tante volte arriva solo per fortuna, perché comunque il mondo non è fermo e prima o dopo la ruota gira anche da sola) ci si affanna compulsivamente a metterci sopra un cappello. Insomma, mi domando se non sia più semplice stare ad aspettare che qualcosa di buono cambi o accada da sé per poi poter dire “hai visto come sono stato bravo, è merito mio”. Tipo il “piove, governo ladro” al contrario. Un po’ come quando tu costruisci una casa, con sacrificio e mille difficoltà, e se la gode e se ne vanta chi ci va ad abitare. Un po’ come per le nuove assunzioni al Comune di Isernia insomma – ha incalzato Dall’Olio -. Perché 25 assunzioni, in programma da tempo e da tempo bloccate, non si sbloccano dalla sera alla mattina. Se si possono sbloccare ora, dopo appena un anno dall’ insediamento e con un solo bilancio previsionale approvato e praticamente ereditato, al pari del piano triennale per il fabbisogno del personale, è perché evidentemente il grosso del lavoro lo si è trovato già fatto. L’eredità negativa è colpa della vecchia amministrazione, l’eredità positiva invece non è eredità, è tutto merito dell’amministrazione in carica”.

Ugualmente anche l’ex consigliere comunale Nicola Moscato ha voluto rimarcare la distinzione tra il “nuovo che avanza” e il vecchio di cui lui faceva parte: “C’era un grande Sindaco (e grande signore) qualche anno fa che, all’inaugurazione del Parco della Stazione, rese merito a quell’amministrazione che quel progetto lo aveva voluto e finanziato, sebbene da lui terminato. Quel Sindaco si chiamava Giacomo d’Apollonio ed il Sindaco dell’amministrazione evocata era Gigi Brasiello, anche lui presente all’inaugurazione quel giorno, molto orgoglioso del riconoscimento donatogli dal suo successore. Se Isernia oggi sta ripartendo, se oggi possiamo parlare di assunzioni comunali, di lavori per la piscina che pare stiano per partire (un anno per firmare un contratto), se il primo lotto per l’Acqua Solfurea è agibile, se esistono quasi venti milioni di euro di fondo di riserva, è merito di quel sindaco galantuomo. Il bilancio di previsione votato mesi e mesi fa è per l’appunto figlio anch’esso del lavoro del passato. Ma al contrario Castrataro preferisce autoincensarsi sulla sua pagina Facebook, consapevole del fatto che alla gente queste cose non interessano. E fa anche bene, per carità, in fin dei conti il loro obiettivo principale è mantenere consenso. Poi possiamo parlare di stile e di onestà intellettuale. Ma quella è un’altra storia che non si vince alle elezioni, nè si eredita dalle passate amministrazioni”.

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