L’amministrazione comunale informa che all’ingresso della Casa Comunale è stato posto un contenitore, all’interno del quale chiunque potrà depositare in maniera simbolica una propria ciocca di capelli, in risposta alla morte di Mahsa Amini, una ragazza iraniana di 22 anni arrestata nel suo paese per non aver indossato correttamente il velo islamico e lasciando intravedere, appunto, una ciocca di capelli.
Sul banchetto allestito nell’atrio del Comune, inoltre, è possibile lasciare un pensiero sui fogli di un quaderno, all’interno del quale ognuno potrà scrivere le proprie riflessioni su questa tematica così importante; il tutto sarà poi inviato all’Ambasciata dell’Iran a Roma.
“Se una giovane donna viene messa a morte, in modo violento, per il suo taglio di capelli o per la collocazione del suo inutile velo, in un angolo lontano del mondo – ha ricordato questa mattina il Presidente del Consiglio Comunale Nicola Marraffino, prima dell’inizio dei lavori dell’Assise Civica – la cosa ci riguarda tutti, perché le verità non dette, se non vengono dette, difese e gridate, seppure dall’altra parte del mondo, rischiano di cedere alla barbarie che esce dall’oscurità e opprime donne e uomini fatti come noi. Oggi tocca a noi aggiungere la nostra voce a difesa del diritto di ogni persona umana di vivere liberamente, in ogni parte del mondo. Nessun interesse territoriale, nessuna malintesa politica o religione può prevalere sulle fondamenta del vivere civile, nel terzo millennio”.
Un forte gesto di solidarietà, dunque, quello del taglio di una ciocca di capelli, che è stato già compiuto da tantissime donne in Italia e nel resto d’Europa per manifestare il proprio dissenso nei confronti delle violenze attuate dal regime iraniano e che da oggi sarà possibile esprimere anche a Montenero di Bisaccia, facendo sentire la propria voce in maniera corale e determinata.