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Finanziamenti revocati per la Fresilia, la nota dei consiglieri di minoranza della Provincia di Isernia



“Il 21 aprile 2021, con tanto di cerimonia – ricordano le minoranze – il presidio turistico provinciale riapre al pubblico grazie ad una soluzione tampone che solo la ‘perizia’ del presidente Ricci e il ‘buon cuore’ dell’assessore Cotugno erano riusciti a far venir fuori dal cilindro. Il centro, si è detto, sarebbe stato in grado di assicurare servizi utili al turista, un presidio che è diventato, grazie alle persone che in questi anni hanno lavorato con impegno e professionalità, un punto di riferimento, di collegamento e di orientamento per i protagonisti del settore: turisti, imprese, istituzioni e associazioni. Parole bellissime. Peccato che dopo poco più di un anno il presidio chiude nuovamente i battenti in attesa, forse, di nuove elemosine di una politica regionale evidentemente campobassocentrica, sola al traguardo grazie ad una politica provinciale distratta e assuefatta.

Qualche giorno fa, infatti, la Regione – aggiungono i consiglieri – ha comunicato alla Provincia di Isernia il formale avvio delle procedure per la revoca del finanziamento per la realizzazione del terzo lotto della Fresilia, l’infrastruttura che avrebbe dovuto tirare fuori dall’isolamento le aree interne del Molise. Una strada di importanza vitale per alcune aree interne della Provincia di Isernia, in quanto essenziale per urgenze come, ad esempio, le malattie tempo-dipendenti.

Ma che la situazione stia davvero sfuggendo di mano al presidente Ricci, ne hanno avuto prova tutti coloro che la scorsa settimana hanno appreso che tutti i servizi posti in essere presso la biblioteca provinciale sono stati interrotti per mancanza di personale. In molti quindi si sono affollati presso la sede di via Berta per riconsegnare i libri presi in prestito ma non c’era nessuno preposto a tale servizio e continuavano a girovagare nel caos più totale. Un servizio, quello della Biblioteca, molto attivo; lo sanno bene le tante studentesse e studenti che proprio in biblioteca ricercano letture per passione e studio e che oggi chiedono a gran voce che vi sia, finalmente, una gestione moderna del loro diritto alla cultura e all’istruzione. Ma ciò comporta una programmazione, una vision che, in sinergia con la Regione Molise, renda giustizia ad una Provincia, quella di Isernia, lontana non solo da chi intende l’‘orgoglio’ molisano come in realtà un orgoglio di una parte della nostra regione, ma anche di chi dovrebbe contrapporgli un orgoglio provinciale, forte e chiaro”.

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