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Isernia, strisce blu. La società privata fa causa al Comune, la nota del PCL



Pubblichiamo la nota del PCL Molise – Nucleo di Isernia in merito al ricorso d’urgenza promosso dalla A.J. Mobilità srl nei confronti del Comune di Isernia.

Il Tribunale ha rigettato con condanna alle spese il ricorso del “capitalista delle strisce blu” contro il Comune: voleva una sentenza urgente ex art.700 c.p.c. per lucrare su ulteriori 110 stalli blu e compensi da multe, censurando persino la libertà politica, giustamente manifestata dalla nuova giunta, di ribaltare la disastrosa scelta della destra isernina, il cui dominus era il partito fascista della Meloni, che gli aveva “consegnato” a fini di lucro privato i parcheggi comunali prima gratuiti, in danno sociale alle classi popolari isernine e pendolari. Ci sarà poi la decisione di merito.

Questa vicenda però ha anche un importante profilo politico-sociale. Ammesso per assurdo che vi fosse un “contratto” in essere, è il Comune che dovrebbe contestare gli inadempimenti se è vero quanto diffuso e cioè che la società privata non ha pagato i canoni, non ha eseguito i lavori della segnaletica orizzontale -verticale, e quant’altro previsto dal capitolato! È dunque inaudito che non sia il Comune a citare la società privata per inadempimenti e sciogliere ogni rapporto, ma sia invece questa a farsi lupo citando il Comune, usando allo scopo lo sciagurato carteggio comunale della ex giunta di destra, che comunque e per fortuna era talmente pasticciato ed illegittimo da non rendere sostenibile alcuna sua pretesa, come da ricorsi da noi vinti.

Ne pare ragionevole una delle vie proposte, fondata su paure irrazionali, di pagare un “indennizzo” alla controparte per liberarsene bonariamente: a fronte di quale utilità pubblica tale esborso di risorse comunali tolte ai servizi locali? Vi sarebbe, allora sì, ipotesi di danno erariale.

La comune giurisprudenza è chiara: la Società vincitrice del bando, annullato in autotutela per illegittimità, non può vantare alcun danno là dove conosceva la illegittimità o la poteva conoscere con la ordinaria diligenza; anzi potrebbe essere corresponsabile. E se ipotesi di danni vi fossero a carico del Comune, essi sarebbero da denunciare verso la precedente gestione di destra responsabile del misfatto (peraltro pende inchiesta di danno erariale proprio sulla precedente gestione sulla base di esposti nostri e della procura di Isernia, e siamo in attesa dell’esito).

Un conto è la ragionevolezza altro è l’irrazionale timore nel far valere i propri sacrosanti diritti, tanto più quando sono in gioco interessi pubblici da difendere contro il capitale privato.

Il Comune ha mille ragioni per dedurre avverso la controparte l’inesistenza di titolo sia per le pretese giudiziali in corso sia per imporre i ticket agli utenti dei parcheggi comunali: manca il contratto di affidamento, mancano l’Ordinanza del Sindaco e la previa delibera di Giunta che fissano la tariffa dal 2019 in poi (né tali atti possono adottarsi poiché presuppongono la delibera consiliare che non c’è), il bando di gara è da annullare poiché difforme dalla delibera consiliare n.14/2018 “istitutiva”, anch’essa illegittima a sua volta perché manca la relazione sul rispetto dei parametri urbanistici nel rapporto tra strisce blu- parcheggi gratuiti, a parte tante altre eccezioni; tutto argomentato con norme di dettaglio nella piattaforma da noi depositata al Comune con altre associazioni, e nelle sentenze sui ricorsi tutti da noi vinti contro le illegittime multe.

Insomma chiediamo alla nuova giunta di non farsi intimorire di fronte all’arroganza esibita con questa temeraria mossa giudiziale, ed anzi di utilizzare le innumerevoli ragioni giuridiche suddette per compiere un semplice e dovuto attoSPEGNERE I PARCHIMETRI!

Se ti fai pecora il lupo ti mangiarecita un vecchio saggio contadino, e il lupo in questa società ingiusta è sempre il capitalista.

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