“La lotta al fenomeno mafioso è argomento da affrontare e fronteggiare apertamente – continua Cerroni – durante la campagna elettorale e, soprattutto, nelle fasi successive attraverso una politica attiva di contrasto”.
L’appello, infatti, espone 5 proposte politiche e 5 proposte di impegno:
◦ favorire l’uso sociale dei beni confiscati
◦ semplificare la normativa in materia di appalti
◦ sostenere giornalisti/e, amministratrici e amministratori locali minacciati e intimiditi
◦ stanziare adeguate risorse in favore delle forze di polizia e della magistratura
◦ garantire la massima vigilanza sulla gestione e l’impiego dei fondi del PNRR
Ed ancora:
1. La riforma della legge sullo scioglimento degli Enti locali per infiltrazioni mafiose;
2. L’introduzione di una legge-quadro sul gioco d’azzardo;
3. La riforma della legge sui testimoni di giustizia;
4. L’approvazione di una legge organica che regolamenti le relazioni fra esponenti istituzionali e i rappresentanti di interessi;
5. La riforma del cd. ergastolo ostativo, da approvare entro l’8 novembre 2022, secondo l’ordinanza emessa nel 2021 dalla Corte Costituzionale.
“Attraverso questi punti – conclude Cerroni – si chiede, giustamente, una netta presa di posizione delle istituzioni, contro un fenomeno, quello mafioso, che per troppo tempo ha soggiogato l’Italia intera, non senza gravi ripercussioni sul tessuto sociale, economico ed umano”. “È ora, pertanto, di porre un freno alla criminalità organizzata affinché i cittadini possano essere “liberi contro le mafie”.