Il Dr. Michele Meglio, ricercatore presso l’Unità di Neuro-Oftalmologia di Neuromed e dottorando di ricerca in Neuroscienze presso la Scuola di Dottorato di Roma Tor Vergata coordinata dal Prof Diego Centonze, nella sezione poster e comunicazioni su nuovi Trial Clinici, ha presentato i risultati di un trial volto allo studio delle relazioni tra sistema visivo e malattia di Parkinson: un progetto terminato appena poche settimane fa presso il nostro Istituto che ha visto impegnati i nostri esperti negli ultimi 3 anni, con il prezioso contributo come co-investigator della Dr.ssa Enrica Olivola, neurologo dell’Unità Operativa di Neurologia e supervisionati dal Dr. Nicola Modugno, responsabile del Centro Parkinson dell’Istituto.
E’ già noto da tempo che tra le caratteristiche non motorie della malattia di Parkinson vi sono una serie di disfunzioni visive; la Ricerca dei nostri esperti ha consentito di realizzare finalmente il primo protocollo standardizzato di valutazione neuro-visiva appositamente implementato per i malati di Parkinson. I risultati presentati oggi fanno emergere una serie di implicazioni visive che contribuiscono al deterioramento sia della funzione motoria che della qualità della vita.
Lo Studio ha consentito inoltre di far emergere come queste caratteristiche siano presenti nella maggioranza dei pazienti parkinsoniani ed anche negli stadi iniziali di malattia. Pertanto, se fino ad oggi gli aspetti neuro-visivi erano stati generalmente sottostimati e trascurati, il nuovo protocollo sviluppato in Neuromed dai nostri ricercatori può consentire ora ai clinici un supporto diagnostico specifico.
Sempre nel contesto del meeting madrileno, il Dr. Nicola Modugno ha partecipato alla prima riunione della Task Force Internazionale su Wellness and Healthcare for Parkinson, composta da neurologi ed esperti ricercatori provenienti da USA, Europa, Australia, Asia ed Africa e presieduta dal Prof. Ray Chaudhuri di Londra e dal Dr. Indu Subramanian di Los Angeles.
Scopo della neonata task force è quella di fornire tutte le evidenze scientifiche riguardo sport, stili di vita e variegate attività che promuovono la cosiddetta “wellness” nel Parkinson.
L’obiettivo, nobile e ambizioso, è quello di comprendere e promuovere quella filosofia di vita che pone il benessere della persona al centro dell’attenzione, in questo caso dei pazienti affetti da Malattia di Parkinson.
Sempre il Dr. Modugno ha altresì presentato un poster scientifico concernente lo studio relativo agli effetti del trattamento dopaminergico nella inibizione dei movimenti nei pazienti parkinsoniani più giovani, ricerca frutto della collaborazione tra l’Istituto Neuromed e l’Università di Brescia, con il Prof. G Mirabella. Lo Studio ha confermato alcune caratteristiche peculiari dei pazienti affetti da malattia di Parkinson in età giovanile come una maggiore asimmetria delle alterazioni cerebrali.