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Sanità molisana: non si creino allarmi per i cittadini per garantire i profitti di qualcuno.



La questione della sanità molisana è critica, questo lo sappiamo tutti. Siamo una regione commissariata da oltre 13 anni per rientrare dell’enorme debito che si è generato negli anni per il mantenimento ed il funzionamento ai massimi livelli di strutture pubbliche e private. Crediamo non sia una novità.

A tenere banco in questi giorni c’è stata la questione cruciale del paventato stop da Parte di Gemelli Molise spa alle cure radioterapiche ai pazienti molisani dal 1 Ottobre causa raggiungimento del limite di spesa massimo imposto. Ricordiamo che la Gemelli Molise spa, struttura privata ma accreditata dalla regione, è l’unico presidio a livello regionale ad erogare il servizio. È probabile che alla diffusione della notizia si possa ingenerare nell’opinione pubblica una preoccupazione , alla fine ingiustificata ma consequenziale . La stessa comunicazione aveva portato esponenti politici che si battono da anni contro i privati accreditato della regione, a portarsi a posizione di strenua difesa della struttura e del servizio che sottolineamo la sanità pubblica molisana non è attrezzata a fornire. Con l’intervento della struttura commissariale guidata da Donato Toma il problema era stato risolto redistribuendo i budget destinato all’erogazione di prestazioni sanitarie non salva vita, e quindi ambulatoriali, tutte sul reparto di radioterapia in modo da garantire la continuità del servizio fino al 31/12/2022 e poi farlo proseguire nel nuovo anno con il nuovo budget. Durante la conferenza stampa in cui la struttura commissariale annunciava l’intenzione di effettuare questa manovra, oltre che di aver chiesto al Ministero per due volte di splafonare il tetto di spesa fissato, il commissario aveva già annunciato che sicuramente la struttura del Gemelli Molise spa avrebbe dovuto cessare le visite ambulatoriali, le analisi del sangue ecc. in quanto i budget destinati a queste prestazioni sarebbero stati interamente dirottati per finanziare il servizio salva vita della radioterapia. Per di più la struttura alle domande dei giornalisti che chiedevano cosa sarebbe cambiato per i pazienti che avevano intenzione e dunque prenotato visite, analisi ecc. presso il Gemelli. La risposta, bisogna dirlo, è stata chiara e non fraintendibile, le liste di attesa ed i pazienti che hanno bisogno di queste prestazioni verranno dirottati su tutte le strutture pubbliche che erogano il servizio e nel caso in cui ce ne fosse bisogno, anche presso altri privati accreditati che hanno a disposizione budget per l’effettuazione di queste prestazioni. Per di più lo stesso Commissario ha tenuto a ribadire la richiesta di accesso alle agende di prenotazioni delle strutture, proprio per meglio organizzare la redistribuzione dei pazienti che non potranno usufruire di determinati servizi presso il Gemelli e dovranno essere reindirizzati altrove. Ad oggi l’accesso alle agende ancora non viene garantito alla struttura commissariale.
Ci lascia perciò perplessi il comunicato stampa inviato alle redazioni firmato dall’AD della Gemelli Molise spa oggi 9 Settembre, nel quale comunicato annuncia rischi e disservizi per i malati molisani addirittura lasciando intendere di dover sospendere anche le prestazioni di chemioterapia a causa della decisione della struttura commissariale di redistribuzione del budget, redistribuzione del budget che per chi non avesse ben capito va a intaccare i profitti che i privati accreditati fanno attraverso l’erogazioni di prestazioni ospedaliere non salva vita come una visita ambulatoriale. La tutela dei cittadini e della Sanità molisana poco c’entra in questo caso.
Riteniamo che guardare al profitto sia doveroso da parte di una struttura privata, ma farlo giocando con le paure dei cittadini non ci risulta un metodo dignitoso.

Il Direttore Simone Rocco

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