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Terzo Settore, linee guida per i fondi. E il Molise ha tanti enti ma pochi dipendenti



Pubblichiamo comunicato del CSV Molise

 

Il ministero delle Politiche Sociali ha emanato l’atto di indirizzo, relativo all’anno 2022, che definisce gli obiettivi generali, delle aree prioritarie di intervento e delle attività che possono essere destinatarie del Fondo per il finanziamento del Terzo Settore.

Nel dettaglio ci sono a disposizione i seguenti fondi: 37.167.766,00 euro per l’anno 2022 sul Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore, di cui all’articolo 72 del decreto legislativo n. 117 del 2017; 21.960.000,00 euro delle altre risorse finanziarie disponibili per l’anno 2022 e destinate al sostegno degli enti del Terzo Settore, ai sensi dell’articolo 73 del decreto legislativo n. 117 del 2017;. Ma si contano anche109.608.018,00 e 65.880.000,00 euro delle risorse finanziarie disponibili per il triennio 2022-2024, ai sensi, rispettivamente, dell’articolo 72 e dell’articolo 73 del decreto legislativo n. 117 del 2017.

Dei circa 60 milioni destinati al non profit per l’anno in corso questo il dettaglio delle iniziative da finanziare:
• 21.797.766 euro per il sostegno alle attività di interesse generale di rilevanza nazionale;
• 27.000.000 euro per il sostegno alle attività di interesse generale di rilevanza locale;
• 7.750.000 euro per contributi per l’acquisto di autoambulanze, autoveicoli per attività sanitarie e beni strumentali (art. 73, comma 2, lettera c), del dlgs n. 117 del 2017);
• 580.000 euro di contributo annuo ai soggetti di cui all’articolo 1, comma 1, lettera a), della legge 19 novembre 1987, n. 476 (Anmic, Anmil, Ens, Uici, Unms), ai sensi dell’articolo 75, comma 2, del dlgs n. 117 del 2017.

Il ministero nell’atto di indirizzo fa inevitabilmente al quadro attuale del Terzo Settore fotografato dall’Istat fino al 31 dicembre del 2019 e che è stata resa nota circa meno di un anno fa, precisamente il 15 ottobre 2021.

Le istituzioni non profit attive in Italia sono 362.634 e complessivamente impiegano, 861.919 dipendenti. Tra il 2018 e il 2019 si è registrato un aumento delle organizzazioni (+0,9%), decisamente meno dell’anno precedente (tra il 2017 e il 2018 +2,6%), ma il numero dei dipendenti i resta all’1%.
Dal report dell’Istat emerge che il Molise è la regione che presenta l’aumento più alto di associazioni attive nel non profit (+4,7%), seguono la Calabria (+3,2%), la provincia autonoma di Bolzano (+2,6%) e la Puglia (+2,6%). Dati negativi invece per Basilicata (-1,1%), Friuli-Venezia Giulia (-0,3%), Piemonte (-0,3%) e Liguria (-0,1%). Di contro si registra una diminuzione degli occupati nel Terzo Settore in Molise (-7,0%), così come in Sicilia (-3,9%), in Abruzzo (-2,1%), nel Lazio (-0,9%), nelle Marche (-0,6%), in Basilicata (-0,6%) e in Liguria (-0,3%).

È evidente, infine, il divario tra nord e sud. Nella parte settentrionale del Paese il numero di organizzazioni ogni 10mila abitanti è molto più alto al nord ed è sempre in questa zona del Paese che si registra circa un terzo dei dipendenti del non profit. Al sud si evidenzia solo il 12,2% degli occupati, nelle Isole 7,3%.

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