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A Riccia torna la Festa dell’Uva



Dopo due anni di fermo dovuto alla pandemia tornano a sfilare i carri dell’uva per le strade del paese. La manifestazione, giunta alla Novantesima edizione, raccoglie da sempre un pubblico numeroso e vivace e si preannuncia quest’anno molto densa nella serie di eventi organizzati e ricca di sorprese per il ritorno dei bellissimi carri allegorici dai quali saranno, come consuetudine, distribuiti vino e vivande.

Riccia è ormai rimasto l’unico centro della regione a conservare e tramandare per così tanto tempo la tradizione della Festa che viene tenuta nella seconda domenica di settembre.

La sua origine, nella quale non è escluso scorgere sopravvivenze dei riti bacchici delle feste Meditrinalia della Roma pagana, è da collocare nel 1930 quando il regime fascista disponeva che “Feste dell’Uva” fossero svolte in tutti i comuni d’Italia. Una direttiva subito raccolta nel paese e la prima edizione documentata è del 1931 per poi continuare fino al 1939 quando venne interrotta dalla guerra mondiale. Ripresa dopo il conflitto è andata man mano crescendo in un tripudio di suoni, di colori e di profumi in cui si fondono la tradizione contadina e la fede popolare, essendo la Festa legata alla solennità della Madonna del Rosario. L’attenzione maggiore è riservata tuttora ai carri dell’uva, espressione di arte e di creatività la cui preparazione richiede molti giorni di lavoro che squadre di “carristi” fanno sulle aie delle contrade dell’agro riccese. Di seguito il programma della manifestazione che parte l’8 settembre e culmina Domenica 11 con l’attesa sfilata.

Giovedì 8, si parte a Campobasso con la conferenza stampa di presentazione della Festa, mentre alle 18,00, nella Sala consiliare del comune di Riccia ci sarà l’incontro con Antonio Scasserra, esperto di abiti tradizionali e direttore del Museo del Costume del Molise che relazionerà sul tema “Alla scoperta del costume di Riccia e di quelli del Molise”. Venerdì 9, alle ore 17,30, nella sala del Sala Beato Stefano nel Piano della Corte si terrà il convegno “La vite e il vino in Molise. Permanenza ed innovazione nell’era del cambiamento climatico” al quale parteciperanno i professori Filippo De Curtis, Gabriele Di Blasio, Sebastiano Di Maria, Stefano Marino, Giovanni Santopuoli, al convegno seguirà una Degustazione guidata di vino Tintiglia a cura del Movimento Turismo del Vino. In serata il concerto dei So Good. Ricca anche la giornata di Sabato 10, che si inaugura con il Trekking “I cantieri della Festa”, un escursione attraverso le contrade nelle quali si realizzano i carri dell’uva in modo da potere ammirare i carristi all’opera. Alle 21.30, in Piazza Sedati, un omaggio al Maestro Renato Carosone da parte del gruppo musicale “I Carosoni”. Il momento centrale della Festa è per Domenica 11, dalle ore 15,00 per le strade cittadine sfileranno i Carri allegorici preceduti da un lungo corteo formato da dodici coppie che indosseranno antichi costumi molisani oltre a sbandieratori, gruppi folk, street band ed altro. In serata il concerto dei “Romarabeat”, una ensamble che vede insieme musicisti maghrebini, rom rumeni e solisti italiani per l’occasione accompagni da Giuseppe “Spedino Moffa”. La Festa si chiuderà Lunedì 11 con la premiazione dei carri.

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