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Questa Piscina non s’ha da fare! Il giallo sull’ impianto natatorio comunale di Isernia.



Per addentrarci nelle inquietanti sfumature di questo giallo pentro, è necessario ricostruire brevemente i fatti, quindi mettiamoci comodi e cerchiamo di addentrarci nel profondo blu della tanto discussa Piscina Comunale di Isernia.

Nel corso dell’amministrazione di centrosinistra targata Brasiello al Comune di Isernia (anni 2013-2015), nella quale Maria Teresa D’Achille ricopriva il ruolo di vicesindaco, si decide di chiudere la Piscina Comunale di Isernia in località Le Piane. Troppo alti i costi di gestione, troppo onerosa per l’Ente la rimessa a nuovo di un impianto vecchio e malconcio, queste le motivazioni. Quindi in attesa che piovesse una soluzione, un finanziamento o un buon samaritano dal cielo, inutile mettere pezze a colori e fare interventi parziali pur di garantire la continuazione del servizio, meglio chiudere per limitare i costi e i rischi. Contestualmente a questa chiusura partono i grandi lavori di ristrutturazione dell’ ex hotel “La Tequila” da parte del gruppo Colella, marito del vicesindaco D’Achille, oggi nuovamente assessore della giunta di centro sinistra del Sindaco Castrataro.

Segue un periodo di commissariamento al Comune di Isernia e poi la vittoria nel 2016 del Sindaco di centrodestra D’Apollonio. La nuova amministrazione decide di ricostruire ex novo l’impianto natatorio rendendolo adeguato alle competizioni semiolimpioniche. Dopo un paio di bandi comunali andati deserti, agli inizi del 2019 arriva il finanziamento regionale, fortemente voluto dal governatore Toma e dall’assessore isernino Di Baggio, di due milioni di euro che, con un cofinanziamento comunale di circa 600 mila euro, lasciava finalmente intravedere la luce in fondo al tunnel, dopo ormai già cinque anni dalla chiusura dell’impianto. Intanto il Gruppo Colella, che ha denominato il nuovo complesso ‘Parco Santa Croce-Hotel e Piscine”, accelera i lavori dando priorità proprio alla zona piscine. L’amministrazione D’Apollonio continua la lunga trafila tra ministero-Coni-Regione e Comune per giungere finalmente alla pubblicazione del bando di gara per l’affidamento dei lavori a settembre 2021.

Ad ottobre 2021 la coalizione guidata da Piero Castrataro vince le elezioni amministrative e si insedia al Comune di Isernia, tra gli assessori viene nominata in quota PD Maria Teresa D’Achille, moglie del patron delle acque minerali, in un momento peraltro difficile per quest’ultimo investito da un’inchiesta giudiziaria che lo ha visto scontare una pena detentiva preventiva presso la casa circondariale di Isernia di circa 4 mesi.
Nel mentre l’iter del bando Piscina ha fatto il suo corso, terminando con l’aggiudicazione alla ditta vincitrice entro la fine del 2021, momento in cui il Sindaco Castrataro dichiara e garantisce l’inizio dei lavori entro Marzo 2022.

Arriviamo rapidamente ai nostri giorni, ad ormai settembre 2022, nessun lavoro è ancora iniziato in Località Le Piane, della Piscina Comunale non vi è neanche l’ombra bensì solo una fatiscente struttura ormai fagocitata da una selvaggia vegetazione. Ma non tutto è perduto per gli isernini sfiduciati e afflitti che ogni giorno fanno avanti e indietro da Venafro per portare i ragazzi a fare i corsi di nuoto, il nuoto libero o la preparazione per l’agonistica. Da un paio di giorni infatti è comparso per le strade della città un enorme 6×3 che, come un miraggio nel deserto, annuncia l’apertura della nuova performante piscina privata del ‘Parco Santa Croce’ a San Lazzaro il prossimo ottobre. Una piscina semiolimpionica, proprio come quella pubblica che doveva realizzare il Comune, nella quale si terranno corsi di nuoto, nuoto neonatale e attività di riabilitazione in acqua.

Che dire, gli isernini tirano giustamente un sospiro di sollievo ma non sarà il caso che inizino a farsi qualche domanda sulla quantomeno sospetta tempistica di chiusure, aperture, rallentamenti, e ancora, parentele e silenzi vari dell’attuale giunta Castrataro?! Non sarà il caso che anche le minoranze, o opposizioni, che sull’argomento hanno solo avanzato delle timide richieste di aggiornamento dello stato dell’arte negli ultimi mesi, inizino davvero a svolgere il ruolo di controllo per il quale siedono in quei banchi anziché addirittura votare a favore, o quasi, per il primo bilancio di previsione Castrataro appena approvato?!

Ad ogni lettore ed elettore libero lasciamo trarre le giuste conclusioni…

Gilda Ricci

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