Inutile sottolineare come ci aspettassimo un esito diverso. Abbiamo combattuto fino all’ultimo secondo per provare a difendere quanto conquistato sul campo. Purtroppo non è bastato. Il verdetto ci addolora e siamo dispiaciuti perché una città e una regione perdono un patrimonio importante quale è un club di calcio professionistico. Di questo chiediamo scusa. Ora, però, non possiamo più tornare indietro. Dobbiamo guardare avanti. Sappiamo che il sindaco ha effettuato nei giorni scorsi una manifestazione d’interesse per individuare imprenditori disposti a ripartire dalla D ma che non ci sono state adesioni. Al primo cittadino abbiamo comunicato che questa società, così come già formalizzato in via subordinata nei vari gradi di giudizio, è pronta a chiedere l’ammissione in sovrannumero al massimo campionato dilettantistico, sulla scorta anche di quanto avvenuto la scorsa stagione ad esempio con Casertana e Sambenedettese, iscritte con la stessa matricola. Siamo consapevoli che non dipenda solo da noi, ma con l’aiuto delle istituzioni siamo pronti a fare la nostra parte per garantire un campionato nazionale a Campobasso e provare magari a riconquistare quanto prima la serie C. Un ultimo passaggio – oltre che un ringraziamento – lo meritano le 700 persone che avevano già rinnovato l’abbonamento: a breve comunicheremo le modalità di rimborso, lasciando comunque la possibilità a chi vorrà – in caso ovviamente di serie D – di confermare la tessera con ulteriori promozioni.