Campobasso. Verso le Politiche: presentata la Lista Unione Popolare

“Abbiamo raggiunto già l’importante risultato di poter far correre i nostri candidati a Roma, risultato che molti avevano messo in dubbio ma che invece siamo riusciti a portare a casa, anche questo dimostra come siamo diversi dagli altri”. Questo quanto sottolineato durante la presentazione della Lista di Unione Popolare il Movimento guidato dal magistrato ed ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, per la corsa alla Camera e al Senato. Candidati con Unione Popolare: Rossano Pazzagli Uninominale al Senato e Plurinominale al Senato,  Hikmet Aslan Uninominale Camera mentre Nicoletta Radatta Capolista Plurinominale Camera e Hikmet Aslan secondo del Listino Plurinominale. “Una lista dei cittadini e dei territori – questo quanto sottolineato – perché in un contesto politico in cui invece tutto si svolge dall’alto avere dei  momento di base , un soggetto politico che si presenta alle elezioni come espressione dei territori è importante tanto più in un territorio come questo, come il Molise.  E’ qui che c’è un bisogno impellente di rinascita, di rimettere al centro territori che sono stati marginalizzati non per colpa del destino ma come frutto di scelte politiche che hanno concentrato l’attenzione su grandi centri e che hanno privato i territorio più lontani di servizi, di attività produttive, di popolazione. Questi sono i grandi problemi, problemi regionali che devono avere una voce sul piano nazionale. Per questo Unione Popolare è una lista che si presenta agli elettori per invertire la rotta , per cambiare sistema non per puntellarlo come fanno tutti attraverso le alleanze  anche teatrali che si fanno e si sfanno dalla sera alla mattina”. Sottolineata largamente anche la natura pacifista del Movimento: “Unione Popolare che prima di tutto nasce dal popolo, dai ragazzi quelli che faticano nella loro quotidianità e che nella loro quotidianità sono costretti ad affrontare anche il gravoso problema della mancanza del lavoro è soprattutto un Movimento pacifico. Siamo contro l’invio delle armi perchè se l’Italia ha una capacita politica deve fare mediazione e non essere parte attiva della guerra” .