Elezioni politiche: la partita è agli albori, nulla è ancora deciso. Tutto il resto soltanto un totonomi al momento

Sono giornate frenetiche quelle di questo inizio di Agosto 2022 per i parti politici italiani in vista delle prossime elezioni politiche che si terranno Domenica 25 Settembre. Come abbiamo più volte evidenziato nessuno degli attori di questa insolita campagna elettorale agostana era preparato questa eventualità, di conseguenza a partire da Fratelli D’Italia, per finire ad Articolo Uno, tutti i partiti dell’arco costituzionale italiano hanno dovuto improvvisamente accendere i motori e scendere in pista improvvisamente per iniziare la campagna elettorale dopo la caduta del Governo Draghi. In una situazione così convulsa vogliamo chiarire ai nostri lettori, che è anche se il 24 Agosto scadrà il termine ultimo per la presentazione delle liste e quindi dei vari candidati per i seggi parlamentari, è ancora prestissimo per azzardare ipotesi su candidature certe e blindate sia a livello nazionale ma sopratutto ai livelli locali. Facciamo notare che alle urne dovrebbero presentarsi tre schieramenti contrapposti tra di loro che allo stato attuale delle cose hanno appena terminato il giro di ricognizione per accordarsi e buttare giù un piano di azione condiviso su come condurre le varie campagne elettorali. Da una parte troviamo l’ammucchiata di Centrosinistra che soltanto l’altro ieri con l’inclusione nelle proprie fila del partito di Carlo Calenda ha concluso il componimento della coalizione, anche se non definitivamente pare. Dall’altra parte troviamo il Centrodestra unito che anche se non ha dovuto condurre lunghe ed estenuanti trattative, come accaduto tra Letta e compagnia, comunque attorno ad un tavolo si son dovuti mettere per ricucire vecchie ruggini e più recenti strappi. Il terzo in corsa solitaria sarebbe Matteo Renzi che non ha dovuto fare alcun ragionamento se non la pace mentale con se stesso per decidere, anche se non è escluso che fino alla fine, Italia Viva potrà entrare nella grande coalizione del Centrosinistra, messa sù per non far vincere il centrodestra e non per vincere le elezioni.

Detto questo vogliamo scendere ai livelli locali della politica, dove da giorni appaiono e scompaiono nomi di candidati e candidature date per certe e sicure ad ora di pranzo, e per morte e sepolte ad ora di cena. La verità è che a parte le indiscrezioni, interessate o meno, che qualcuno mette in giro per far abboccare noi giornalisti a scrivere colonne e colonne intere sull’ipotesi di un nome, non c’è nulla di definito e definitivo, anzi. La partita vera per la decisione delle candidatura ancora non è cominciata e salvo smentite clamorose non inizierà prima di qualche giorno. I partiti centrali al momento sono focalizzati sulla stesura dei programmi comuni da sottoporre agli elettori e soltanto dopo la fine di questo faticoso compito si inizierà seriamente a parlare a pensare ai nomi dei candidati collegio per collegio. Basti pensare ad esempio che in Fratelli D’Italia c’è tempo fino al prossimo 6 Agosto per inviare a Roma un modulo di richiesta di candidatura, che poi verrà ispezionato e valutato. Siamo certi che anche se non attraverso l’invio di moduli, anche negli altri partiti la canzone non è molto diversa, basti pensare che soltanto ieri è stata resa nota da parte del Movimento 5 Stelle l’impossibilità dei Consiglieri Regionali in carica di essere candidabili al Parlamento, ne consegue che la rincorsa che Andrea Greco in Molise aveva iniziato qualche settimana fa e che appariva molto plausibile come candidatura è stata bruscamente interrotta.

Per concludere ci ricolleghiamo al nostro titolo, ovvero che la partita è agli albori, nulla è già definito o definitivo e che tutto il resto non è noia ma soltanto un totonomi.