Anche la giustizia amministrativa dice no per la Lega pro. Per questo Campobasso non è concessa neanche la serie D

Dopo le bocciature della Covisoc e del collegio di garanzia del Coni il Campobasso ha tentato la strada del ricorso al Tar del Lazio ma sfortunatamente anche la giustizia amministrativa non è stata dalla parte del club di patron Gesuè.
Ieri è arrivato il verdetto:Il Campobasso deve dire addio alla lega pro, ma non solo , non ha neanche la possibilità di iscriversi al campionato di serie d.
Il tribunale ha rigettato il ricorso toccando dei punti in particolare .
È stato sicuramente decisivo il mancato pagamento dei debiti tributari e dell’Iva nel triennio 2019-2021.
Entrando nello specifico,nella sentenza i giudici evidenziano che alle “irregolarità riscontrate da parte dell’Agenzia delle Entrate” la società rossoblù “non ha dato seguito né con l’integrale corresponsione delle somme dovute all’atto della ricezione delle stesse né ponendo in essere ritualmente e tempestivamente la procedura di rateazione”
Inoltre non sarà possibile disputare nemmeno la serie D, come scrivono i giudici “la società rossoblù non ha fatto richiesta”.
“Non può essere accolta la pretesa, avanzata in via subordinata, di ammissione al campionato di serie D per carenza di attualità dell’interesse della parte sul punto, non essendo neppure stata avviata la relativa procedura”.
Intanto il primo cittadino Roberto Gravina ha dichiarato il suo impegno per cercar di mantenere il calcio in città . Sono già iniziati i colloqui con Gabriele Gravina,il presidente della FIGC. L’obiettivo è non far morire il calcio nel capoluogo.
Intanto ora La società rossoblu dovrà fare i conti con la restituzione degli abbonamenti a tutti quei tifosi che avevano dato fiducia alla società, e che invece fino ad oggi sono stati all’oscuro della verità.
Gaia Cosco