Ormai è evidente a tutti. Una parte della classe politica pensa solo ai propri interessi personali per sopravvivere. È chiaro che si sono messi i propri calcoli davanti ai reali bisogni del Paese. La pandemia, la crisi economica, la guerra in Ucraina, il Pnrr ancora da portare a compimento, avrebbero richiesto una maggiore continuità d’azione politica, non dimissioni ed elezioni in autunno.Bene ha fatto Draghi a non cedere alle pressioni del primo Conte che passa. Sarebbe stato un errore. Draghi è un uomo tutto d’un pezzo e sa che in politica non si può barare. Non si può ritirare l’appoggio a sé stesso visto che il Movimento 5 Stelle fa parte del Governo che vuol mandare a casa. Intanto i suoi Ministri contiunano a svolgere regolarmente il loro ruolo come se niente fosse accaduto. Non si può cambiare idea in continuazione. Conte ha commesso un grosso errore ed ora vuole sfidare il fato. Ma non si è reso conto che in questo modo ha messo in evidenza tutto il suo rancore, animato da una ferma volontà di dimostrare che è stato disarcionato dalla presidenza del Consiglio, da un ruolo di potere. Ormai deve sperare solo di mantenersi a galla. Alle prossime elezioni se i 5 Stelle finiranno sotto la soglia del 10% sarà la fine anche di Conte. Contro i grillini volano gli strali di tutti i partiti al grido di “irresponsabili” Tutte queste riflessioni le rimandiamo alla classe politica regionale. Da Greco a Nola, da Manzo a Primiani ma anche da Facciolla a Fanelli e da Toma aIorio. Ecco spiegato le rivelazioni di De Masi secondo cui Draghi aveva chiesto a Grillo la testa di Conte. La situazione è gravissima ma in Molise nessuno analizza quanto sta accadendo a livello nazionale come se la cosa non interessa nessuno. È grave che la classe politica regionale si disinteressi di affrontare questi problemi mentre a livello nazionale si è aperta una crisi di grandi dimensioni che rischia di portare il Paese nel baratro. Il centro destra, forte dei sondaggi, spinge per andare alle elezioni. Contro i 5 Stelle volano gli strali. Da questa situazione è fuori Fratelli d’Italia che vuole andare subito all’incasso. Qualcuno deve solo auspicarsi, se vuol salvarsi in calcio d’angolo, che mercoledì, come indicato da Mattarella, Draghi tornerà in Parlamento, forse con l’idea di un nuovo esecutivo sostenuto da una nuova maggioranza. Se così non fosse in autunno si torna a votare. A quel punto si salvi chi può.
G.D.A.