E’ nato da poco il movimento civico Molise Domani ed a parte una conferenza di presentazione nessuna notizia al momento è disponibile. Ad ottobre hanno programmato la prima Convention del movimento nella quale verranno approfonditi i programmi, gli obiettivi e sicuramente gli esponenti di spicco. Quello che si sa al momento è che vedendo i nomi di alcuni dei fondatori e componenti che hanno aderito dalla prima ora, certamente il movimento è orientato nella parte della sinistra o del centrosinistra. Erano presenti alla conferenza di presentazione infatti molti ex amministratori locali e regionali che hanno rappresentato per anni la sinistra molisana. Nomi come Giovanni Di Stasi, Antonio Chieffo e Peppino Astore che come detto hanno ricoperto per il centrosinistra ruoli apicali della politica molisana. Presenze importanti anche quella dell’ex sindaco di Venafro Sorbo, del nuovo sindaco di Montefalcone del Sannio Pasciullo ed anche del rettore del Convitto Mario Pagano di Campobasso Rossella Gianfagna. Un nuovo movimento civico che nasce nel segno della “vecchia” politica diremmo a questo punto considerando che i partecipanti al progetto che abbiamo elencato prima, ad eccezion fatta della Rettrice Gianfagna, sono tutti politici navigati e di lungo corso, nulla di male per carità, sicuramente porteranno all’interno del movimento il loro grande bagaglio di esperienza che negli anni hanno accumulato. Ora a prescindere dalla questione degli interpreti di questo nuovo soggetto politico regionale, abbiamo alcune considerazioni da fare ed interrogativi da porre. Essendo un movimento chiaramente rivolto ad un elettorato di centro sinistra, alle prossime elezioni regionali come lo troveremo posizionato? Le ipotesi sono varie. La prima è che si vada ad inserire nel famoso campo largo che il centrosinistra molisano e non sta cercando a fatica di costruire e quindi sarebbe una lista di appoggio a Pd e civiche che potrebbe sostituire nel campo largo il Movimento 5 Stelle, che dopo le ultime vicende nazionali escludiamo l’accordo elettorale con il PD che era stato dato per certo fino a qualche giorno fa. Dopo il comportamento di Conte ed i suoi, il PD mai accetterebbe di allearsi con un partito che al momento è una mina vagante a livello elettorale che potrebbe andare ad indebolire di molto la coalizione. La seconda ipotesi è che questo movimento, considerando, l’esperienza ed i curriculum di chi lo compone, nasca con l’intenzione di diventare il terzo polo alle prossime elezioni regionali, mossa non da escludere ma che dopo gli avvenimenti di questi giorni che sicuramente porteranno il Movimento 5 Stelle alla corsa in solitaria farebbe diventare Molise Domani, addirittura il 4° polo nell’area del centrosinistra molisano. Altra incognita al momento sempre nel panorama di liste civiche più o meno schierate sono quelle che vengono attribuite all’Avvocato Vincenzo Iacovino che sono nate con il presupposto di non fare accordi con nessun partito, ma bensì di correre da soli per dare un netto cambio di passo e di personaggi alla politica molisana. Certo, queste sono tutte ipotesi e ragionamenti magari fantascientifici ci potrebbe dire qualcuno. Magari alla fine il centrosinistra ritroverà la pace con i grillini ed insieme ad alcune civiche correranno insieme come annunciato con il famoso campo largo. Resta però il dato di fatto che nel centrosinistra molisano c’è fermento e voglia di mettersi alla prova più di quanto ce ne sia nel centrodestra che comunque a prescindere dal nome che si sceglierà correrà unito senza dubbio, mentre nell’area del centrosinistra, liste civiche ecc. si rischia davvero che ci saranno più candidati alla stessa ambita poltrona, che però hanno come riferimento elettorale una precisa e delineata fascia di voti che in caso di spaccatura così ampia si divideranno e disperderanno sicuramente a sfavore della compagine del Partito Democratico che immaginiamo al momento non dorma sonni molto tranquilli con tutti questi potenziali competitori in agguato. Di certo non possiamo dare nulla per certo e per già definito, alle elezioni manca molto tempo e la situazione nazionale inciderà e non di poco anche sui partiti locali e sulle strategie da adottare. L’unica cosa certa ci verrebbe da dire è che a questo turno elettorale sono moltissimi quelli davvero disposti a mettersi in gioco nella stessa metà campo. Chi vivrà vedrà
G.D.A.