Adesso è ora di finirla. La politica è finita nel trita carne del gossip quotidiano. I cittadini sono stanchi, stufi, di vedere all’opera esponenti politici in grado solo di litigare, di ergersi a protagonisti di un ruolo che non gli appartiene. Accartocciata su sé stessa, fagocitata dal vuoto pneumatico venutosi a creare attorno, la politica regionale si è ritrovata incapace di soddisfare le esigenze, quantunque spesso elementari, dei molisani. Ciò che accade in Consiglio Regionale è ridicolo. Ne abbiamo piene le tasche. Se la maggioranza va sotto in continuazione è giunta l’ora che i 5 stelle, il Pd, Iorio e Romagnuolo presentino la mozione di sfiducia a Toma. A quel punto sarei curioso di vedere l’ipocrisia di quei consiglieri di maggioranza che con il loro voto contrario o con le loro assenze tattiche mettono in continua difficoltà Toma e la sua Giunta. Sarei curioso di vedere se quei consiglieri che dicono di rappresentare la maggioranza voteranno la mozione di sfiducia. Se non la voteranno sono dei …… Cosa sono ve lo lascio immaginare. Basta con l’ipocrisia di palazzo; basta con l’appropriarsi di un ruolo troppo alto. Da un calcolo basato sui sani principi della politica degli attuali consiglieri se si andasse al voto in autunno sarebbero eletti nove al massimo dieci. Oggi mi ritrovo – io che detesto i discorsi vuoti e prediligo le analisi basate sui dati – a commentare il nulla. Il nulla di un governo che non crede più in sé stesso, il nulla di un’opposizione che pensa solo a ridicolizzare Toma e non a proporre qualcosa di concreto per il rilancio del Molise. Come sosteneva Roberto Gervaso: “La politica è l’arte di impedire agli avversari di fare la loro”. Ciò si verifica puntualmente in Consiglio Regionale. Le solite litanie sulla Sanità, sul Covid. Ma le altre Regioni che stanno peggio del Molise cosa dovrebbero dire? A questo punto le dimissioni da parte di tutti, maggioranza e minoranza, sarebbero davvero un atto di grande responsabilità. Siamo qui ad aspettare che qualcuno batta un colpo. Entrambe sono paralizzate dalle loro divisioni interne, entrambe si preoccupano solo di non dare qualche dispiacere ai propri elettorati di riferimento e a pensare come essere rieletti. La quasi totalità di essi non fanno altro che alimentare lo scetticismo e la disillusione tra i cittadini che ne hanno piene le tasche del loro comportamento. Come è lontana la politica dei vari Florindo D’Aimmo, Giustino D’Uva, Gianni Di Giandomenico, Gabriele Veneziale, Edilio Petrocelli. Son solo alcuni dei politici che, dai banchi del Consiglio Regionale, hanno reso grande il Molise. Oggi purtroppo ci confrontiamo con il nulla che è un male a sé. Tutti predicano bene ma razzolano male. A Palazzo Moffa la buona politica è una specie ormai in via di estinzione, e lo spegnersi del dibattito e del confronto avvantaggia chi dal nulla trae linfa vitale per la propria sopravvivenza. A noi cittadini il compito di cogliere tutte le opportunità volte ad evitare che il futuro divenga un illustre sconosciuto.
G.D.A.