Eravamo convinti cdi aver lasciato il Covid alle nostre spalle. Purtroppo, non è così. I casi di Covid-19 in Italia hanno cominciato a risalire da circa un mese, con un aumento del 28% registrato nella prima settimana di giugno fino a un +60% della terza settimana. Il problema più evidente e che oggi abbiamo non solo positivi asintomatici che sono in casa a fare la quarantena ma anche inconsapevolmente sono in giro. In Italia è stato superato il milione di casi notificati di Covid-19: numeri che portano la nuova ondata estiva ai livelli di quella che l’ha preceduta in primavera, fra aprile e maggio, quando si facevano ancora molti test e l’uso delle mascherine era obbligatorio. Per questo motivo gli esperti ritengono che il numero ufficiale diramato dei positivi debba essere quanto meno raddoppiato se non triplicato. I casi reali di Covid-19 in Italia potrebbero essere pari al 5% della popolazione, ossia circa 3 milioni: è questa la stima probabile, secondo l’epidemiologo Carlo La Vecchia, docente di Statistica medica dell’Università di Milano. “Se pensiamo a una stima dei casi reali, è probabile che oggi almeno il 5% degli italiani sia positivo”, ha detto La Vecchia all’ANSA. “Quindi ci sarebbero quasi 2 milioni di casi non registrati. A fronte del milione di casi noti, ci sarebbero perciò “circa 2 milioni di casi non registrati, probabilmente con pochi sintomi o nessuno”. Questa situazione è la conseguenza del fatto che la sotto variante Omicron BA.5 “è uno dei virus più contagiosi mai visti. Vale a dire che ogni individuo infetto – ha osservato La Vecchia – può causare in media 20 nuove infezioni, e questo rende il tracciamento di fatto impossibile”. Bisogna attendere che passi questo momento di innalzamento dei contagi, che fortunatamente non sta producendo una pressione sugli ospedali, dove i numeri sono ancora ampiamente sotto controllo. Come organo di informazione dobbiamo veicolare correttamente prudenza e senso di responsabilità e non messaggi di allarmismo e di paura. Ma non bisogna abbassare la giardia. Molta prudenza, soprattutto tra i giovani, che in questi giorni di forte calura rimangono fuori casa fino a notte fonda. Se c’è un assembramento non abbiate timore a indossare la mascherina, Ne va della vostra e nostra salute. “Vedere un’epidemia così veemente in estate è singolare. Se adesso le cose andassero come in marzo, questa nuova ondata potrebbe cominciare a livellarsi intorno a metà luglio”. Ma bisogna fare i conti con l’anomalia dell’elevata circolazione del virus in estate. Se poi da un lato il caldo estivo potrebbe fare ancora da tampone a un virus che si trasmette con molta facilità, dall’altro lato non usare mascherine e avere riaperto tutto favorisce la circolazione di un virus così contagioso. Non rimane che convivere con il virus. “Anche questa ondata provocata da Omicron BA.5 – ha concluso La Vecchia – “potrebbe esaurirsi nell’arco di due o tre mesi, il problema è vedere che cosa accadrà con l’arrivo dell’autunno e con la comparsa di eventuali nuove varianti”.