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Elezioni regionali 2023: sempre più probabile una corsa a 3 o addirittura a 4 per la poltrona da Presidente



A livello politico regionale, ma non solo, si preannunci una estate davvero bollente e movimentata. Si, lo sappiamo che è ancora molto presto per fare previsioni, che in politica tutto è possibile, e che i giochi si chiuderanno ai tavoli romani. Ma vista la situazione attuale, non proprio delle migliori, dall’una e dall’altra parte, vogliamo fare questo articolo per leggere i possibili scenari che ne potrebbero venire fuori, non per dinamiche soltanto interne alla politica della nostra piccola Terra, ma sopratutto per i giochi a livello nazionale. Infatti ricordiamo che oltre che per le regionali si voterà nel 2023 anche per le Politiche e quindi per il rinnovo del nuovo Parlamento con i numeri ridotti di parlamentari dopo la riforma approvata in questa legislatura che prevede il famoso taglio.

Ma veniamo alle “cose nostre” analizzando in prima battuta la situazione che riguarda il centrodestra. Donato Toma è bersagliato quotidianamente dal fuoco “amico” di Iorio&co, e questo è noto. I coordinatori dei partiti maggiori che compongono la maggioranza attuale cioè Forza Italia e Fratelli D’Italia non si esprimono e stanno alla finestra, dichiarando soltanto che la decisione finale spetterà a Roma. Marone invece, coordinatore della Lega in Molise, di Donato Toma, non vuole proprio sentirne parlare ed ha annunciato con largo anticipo il suo veto alla ricandidatura del commercialista Campobassano. Se accantoniamo la questione del nome per un attimo però, la situazione nel centrodestra è quantomai delicata, non soltanto in Molise, e se si verificasse ciò che sta prendendo forna in questi giorni si arriverebbe a correre con due candidati diversi per la coalizione. Uno che rappresenti Forza Italia e Lega, ed un altro espressione di Fratelli D’Italia. Si potrebbe verificare questo poiché in Sicilia si vota ad ottobre ed il centrodestra si sta pian piano spaccando togliendo l’appoggio all’ottimo Presidente uscente Nello Musumeci che sarebbe espressione di Fratelli D’Italia. Inoltre nelle ultime ore sembrerebbe che in Lombardia si sia fatta avanti, e neanche silenziosamente, l’ipotesi della candidatura di Letizia Moratti (Forza Italia) alla presidenza al posto dell’uscente Fontana (lega). Per quanto riguarda la candidatura in Lazio invece ancora tutto tace, ma siamo sicuri che anche lì ne vedremo delle belle. Riassumendo quindi, la situazione del centrodestra sia nazionale che molisano è quantomai precaria, e si rischia davvero che alle regionali molisane si avranno due candidati della stessa coalizione.

Veniamo adesso alla questione centrosinistra più movimento 5 stelle che si sta complicando di ora in ora. Fino a qualche giorno fa, era dato per certo al 90% l’accordo che avrebbe visto le due forze più i centristi correre insieme, ma dopo la batosta rimediata alle comunali dai grillini, i ruoli di forza si sono invertiti anche a livello regionale ed adesso a tenere le redini di tutta l’operazione è il Partito Democratico a traino Fanelli Facciolla. E’ normale che dopo quanto accaduto alle comunali, e cioè che i 5Stelle, siano diventati ininfluenti a livello di voti, la Fanelli e Facciolla faranno pesare, e non poco, la cosa sul tavolo ponendo magari delle condizioni tali da poter far saltare tutto e portare il PD con le civiche a concorrere per conto loro ed il M5S anche.

Ci sarebbe poi la questione delle liste civiche legate all’Avv. Iacovino che con lo sbarramento al 5% per l’ingresso in Consiglio regionale e la dichiarazione che mai si sarebbero apparentati con la “Vecchia politica”, la vediamo davvero in salita la loro operazione elettorale.

Diciamo che come scritto nel titolo ci sembra molto veritiero lo scenario della corsa a 3 per la poltrona di Presidente, ovvero un candidato di cdx, uno di csx, ed uno dei 5 stelle), ma è anche vero che se il centrodestra va in frantumi a livello nazionale, e questo non possiamo prevederlo, la corsa per la presidenza diventerà a 4, rendendo tutto molto più difficile e complicato.

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