Parola d’ordine prevenzione, obiettivo arginare il più possibile e limitare gli incendi sul territorio. Attiva in questa direzione una campagna di prevenzione per la quale lo scorso venti giugno a Roma presso il Centro Operativo Nazionale dei Vigili del fuoco è stato presentato un vademecum contenente le misure minime per tutelare le abitazioni nelle aree di interfaccia urbano rurale e per la valutazione dei rischi. Il vademecum si colloca all’interno del Protocollo d’Intesa stipulato tra l’Anci e il dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile. Incontro al quale hanno partecipato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il presidente del consiglio nazionale dell’ Anci Enzo Bianco.
Questa mattina il vademecum è stato presentato anche a Campobasso presso la sede del Comando dei Vigili del Fuoco. “I sindaci e la popolazione devono essere considerati attori per la prevenzione dal rischio incendi – così il comandante dei Vigili del Fuoco di Campobasso l’ingegnere Michele Di Tullio – fermo restando che gli incendi boschivi sono di competenza delle regioni e delle provincie autonome noi interveniamo per quanto di competenza, quando ci sono concrete situazioni di pericolo per persone e cose. Per questi motivi l’azione dei proprietari di terreni e abitazioni poste in luoghi ‘sensibili’ è fondamentale. Quest’anno – ha continuato Di Tullio- dopo la scorsa estate, per la quale pure il Molise ha pagato un tributo altissimo in termini di danno all’ambiente, si prevede un’estate rovente. Dunque l’attenzione deve restare altissima e tutti devono concorrere ad adottare le misure di prevenzione adeguate”
“I sindaci sono responsabili a tutti i livelli, pensiamo che solo per essere tali hanno una responsabilità oggettiva, nella fattispecie sono Capi della Protezione Civile al livello locale e territoriale, dunque hanno una responsabilità penale”, così ha invece ricordato il presidente Anci Molise Pompilio Sciulli. Anche per questi motivi lo stesso ha sottolineato come sia importante sensibilizzare dal rischio incendi la popolazione ai fini di una più efficace prevenzione favorendo tutte le condizioni necessarie a creare la cosiddetta ‘fascia di rispetto’. Il Molise per esempio è considerata una regione ad alto rischio. “Intanto – così Sciulli – ai sindaci devono essere dati gli strumenti per poter agire, quindi risorse economiche e personale. Purtroppo ogni anno i comuni si vedono ridurre le risorse per la gestione del territorio figuriamoci sul lavoro straordinario per la prevenzione degli incendi.