Andrea Greco è dalla parte di Di Maio. Antonio Federico con Antonio Conte. I giochi in casa 5 stelle si sono delineati. La cena in un noto locale di Isernia tra Greco e il Ministro degli Esteri ha chiarito molte cose. Tutti lo sapevano ma si aspettava solo l’ufficialità che è arrivata dalla cena galeotta. Ora si aprono nuovi in casa 5 Stelle. Bisognerà solo vedere chi degli altri consiglieri regionali grillini seguirà Di Maio nell’eventuale scissione del movimento. Vittorio Nola è molto abbottonato, come rientra nel suo stile, Primiani osserva alla finestra, gli altri sono ancora perplessi e non si schierano apertamente. L’unica che dovrebbe avere qualche simpatia per Conte è Patrizia Manzo che è molto legata politicamente a Federico che l’ha ben supportata nelle ultime regionali. Quasi certamente il sindaco di Campobasso Gravina propende per Conte. Probabilmente Greco si troverà in minoranza visto che la maggioranza dei grillini seguirà Antonio Conte. In questo modo Andrea Greco avrà serie difficoltà a trovare sponde in quei pochi Comuni del Molise dove c’è una minima presenza grillina. Le recenti dichiarazioni del ministro Luigi Di Maio sulla linea di politica estera hanno aperto una spaccatura nel movimento tanto caro al comico Grillo. Sono esternazioni che distorcono le chiare posizioni assunte lo scorso mese e oggi integralmente ribadite, sempre all’unanimità. Sono parole irrispettose sulla linea assunta dal Movimento, che mai ha posto in discussione la collocazione del nostro Paese nell’ambito della Nato e dell’Unione europea”. Questa nota del Consiglio nazionale del Movimento 5 Stelle è parsa come una bomba a ciel sereno. Che tra i due i rapporti fossero tutt’altro che idilliaci è cosa nota ma l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso sono state le parole del ministro degli Esteri che, criticando la linea di chi nella formazione politica vorrebbe fermare l’invio di armi all’Ucraina. E Di Maio cerca sponde tra i coordinatori regionali. Si è messo a girare in lungo e in largo la Puglia, la Campania, il Lazio, la Calabria, l’Abruzzo e il Molise. Da Greco ha voluto sapere da che parte sta il movimento in Molise. La situazione è quella che abbiamo descritto. Probabilmente in Molise prevale la linea di Conte con Greco che sembra isolato. Da Campobasso a Isernia il Movimento è in subbuglio. Da tempo si vocifera di una scissione. La situazione all’interno del partito è tesa, soprattutto per i contrasti tra il leader grillino Giuseppe Conte e il ministro degli esteri Lugi Di Maio, che nei giorni scorsi ha accusato il M5s di essersi “radicalizzato” sotto la guida di Conte e di essere diventato il “partito dell’odio”. È strano che un precursore dell’odio politico quale Greco si sia schierato dalla parte di Di Maio. Patrizia Manzo, pur non scoprendosi troppo, come rientra nel suo carattere, è tutta dalla parte di Federico e quindi di Conte. Manzo è una politica della prima ora del Movimento 5 Stelle e sa bene che Conte ha avuto il consenso del 95 per cento degli iscritti, ma evidentemente c’è qualcuno che, abituato a fare il capo politico quando era il solo a decidere, non riesce ad accettare che oggi il Movimento abbia una struttura democratica e dei luoghi in cui vengono condivise le linee. Con Federico e Manzo anche Gravina dovrebbe stare dalla parte di Conte. Se scissione ci sarà con Greco andranno solo pochi adepti.
G.D.A.