Visita all’impianto di Herambiente degli studenti in Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro dell’Università del Molise: focus sulla sicurezza negli ambienti di lavoro.
Toccare con mano il funzionamento di un impianto strategico e di estrema complessità, dove protezione ambientale e della salute di cittadini e lavoratori sono facce della stessa medaglia. E’ questo l’obiettivo della visita al termovalorizzatore Herambiente di Pozzilli degli studenti del terzo anno del corso di laurea in Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro del Dipartimento di Medicina dell’Università degli Studi del Molise, accompagnati dalla Prof.ssa ing. Vera Ianiro, docente di Sistemi di gestione della Sicurezza nei luoghi di Lavoro – attività Seminariali, in accordo con la Prof.ssa Michela Lucia Sammarco Presidente del CdL, aggregato in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro e Magistrale in Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione.
Gli studenti in visita oggi sono alle fasi finali di un percorso di studi che li vedrà diventare professionisti sanitari della prevenzione e del controllo in materia di salute e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene alimentare, di igiene e sanità pubblica e veterinaria.
Al termovalorizzatore di Pozzilli, dove si produce energia elettrica rinnovabile dalla combustione di CDR e CSS (combustibili ricavati dalla lavorazione di rifiuti solidi non pericolosi) gli studenti hanno trovato un campo di applicazione ideale circa diverse tematiche affrontate nel corso degli studi, soprattutto per quanto attiene gli aspetti connessi alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Fra le diverse certificazioni volontarie di Herambiente è annoverata anche la ISO 45001, un sistema di gestione su salute e sicurezza dei lavoratori, applicato, in questo caso, a un impianto assai complesso, dove il presidio della salute degli operatori è centrale in ogni attività e legato a doppio filo anche al sistema di controlli remoti sui parametri di marcia dell’impianto.
E’ stata dunque la gestione della sicurezza il fil rouge che ha guidato la visita dell’impianto, dove è stato illustrato il processo dell’incenerimento e la successiva produzione di energia elettrica attraverso una turbina alimentata a vapore, con particolare attenzione ai controlli ambientali e sulle emissioni. Queste, grazie alle tecnologie adottate, non hanno sostanzialmente impatto sulla qualità dell’aria e, mediamente, risultano inferiori di circa l’80% rispetto ai limiti di legge autorizzati. Legato a questo sono stati approfonditi i processi di comunicazione e verifica con le autorità di controllo, incaricate di vigilare quotidianamente sul funzionamento dell’impianto, i cui parametri di emissione sono comunque pubblicati in tempo reale anche sul sito di Herambiente, a disposizione di tutta la cittadinanza.
“Per Herambiente queste sono occasioni molto importanti”, spiega Tonino Lombardi, responsabile del termovalorizzatore di Pozzilli. “Innanzitutto, ci danno modo di illustrare a giovani che in un prossimo futuro potrebbero avere a che fare professionalmente con questo impianto o strutture simili, l’estrema complessità che sta dietro alla tutela della sicurezza dei dipendenti. Inoltre, al pari di quanto avviene per le visite di scolaresche o privati cittadini, è la dimostrazione di come il termovalorizzatore di Pozzilli sia a tutti gli effetti un luogo aperto al territorio e totalmente trasparente nella gestione”.