Era nell’aria. La batosta dei 5 Stelle alle recenti elezioni comunali in tutta Italia è il classico esempio del calo politico del movimento caro a Grillo. Che fosse nell’aria tutto lo avevano intuito. Ma una sconfitta di tali dimensioni nessuno se lo aspettava. In poche parole, per la prima volta i grillini sono scesi sotto la soglia del 10%. Lo stesso Conte si è detto preoccupato. Chissà cosa pensano i grillini molisani ad iniziare da Greco che invece di fare mea culpa dà fiato alle trombe per andare chissà dove.
Se la tendenza è questa alle prossime regionali il Movimento 5 stelle rischia di fare una figura peggiore. Il dato delle elezioni comunali, soprattutto nelle grandi città, ha dimostrato che dove corre unito il centrodestra vince dappertutto. Diviso invece arranca e regala al centrosinistra la possibilità di trovarsi in vantaggio in sfide che sembravano in salita come è accaduto a Verona con il candidato sindaco Tommasi.
Intanto nel centrodestra per la prima volta Fratelli d’Italia supera la Lega nei voti di lista mentre nel campo largo di centrosinistra è sempre più netto il divario tra Pd e 5 Stelle. Il partito di Letta tiene, mentre i grillini scendono sempre più verso l’abisso. Il flop dei 5 Stelle spinge più di qualcuno nei democratici a chiedere che si riveda l’alleanza con i grillini in vista di politiche e regionali del 2023.
Nei grossi centri Palermo, Genova e l’Aquila il centrodestra ha vinto alla grande. A Catanzaro, Parma e Verona va al ballottaggio. I numeri dicono che dove il centrodestra corre unito si porta a casa la vittoria. Dove invece si è presentato separato gli elettori lo hanno punito. +
I risultati elettorali hanno aperto un dibattito sia a livello nazionale che locale sul rapporto tra i Dem e i 5 Stelle. È Inutile nasconderlo l’ago è spostato tutto verso i democratici che ora a buona ragione alzano la voce nei con fronti del partito di Conte che 4 anni fa aveva dalla sua una grande fetta di elettori scocciarti. Ora che invece gli elettori sono tornati a ragionare e a essere meno impulsivi il quadro politico è letteralmente cambiato. Nell’alveo del centrosinistra ora sono i democratici a dettare legge e lo faranno anche in Molise dove si sta valutando, per le prossime regionali, anche un’alleanza senza i 5 stelle, ma allargata a altre forze politiche e della società civile. In questo modo si profila un duello tra il centrodestra e il centrosinistra, in perfetto bipolarismo, con i 5 stelle che rimarrebbero alla finestra e fuori dai giochi che contano.
A queto punto a Greco e compagni non rimarrà che correre da soli e che Dio gliela mandi buona.