Al via i corsi di abilitazione per proprietari o conduttori di fondi agricoli miranti al contenimento del numero di cinghiali sul territorio regionale. L’annuncio è stato dato ieri (1 giugno) nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella Sala riunioni di Coldiretti Molise a Campobasso, dal Delegato Confederale, Giuseppe Spinelli, e dal Direttore regionale, Aniello Ascolese. Presente anche l’Assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Cavaliere, che lo scorso anno ha presentato in Giunta una proposta di delibera, approvata all’unanimità, con cui si disciplina il controllo delle popolazioni del cinghiale in Regione.
“Il corso – ha spiegato Spinelli – avrà una durata di 25 ore, da suddividere in più giorni, al termine del quale il candidato che avrà frequentato almeno l’80% delle ore di formazione previste dovrà sostenere un esame scritto ed una prova orale, il cui superamento darà diritto alla prova finale abilitativa di tiro”. Potranno essere ammessi a frequentare i corsi i titolari di aziende agricole e zootecniche o conduttori dei fondi sui quali si vorrà attuare l’intervento di controllo purché: residenti nella regione Molise da almeno 5 anni, muniti di regolare licenza di Caccia in corso di validità ed in possesso, o in procinto di munirsi, di un’apposita carabina a canna rigata atta a tale uso.
L’avvio dei corsi, fortemente voluti da Coldiretti, fornisce una concreta risposta agli agricoltori, che in tal modo potranno difendere i loro terreni dall’invasione dei cinghiali che stanno portando sull’orlo del fallimento centinaia di aziende. “Il Selecontrollo – ha aggiunto Spinelli – è solo un ulteriore passo verso la risoluzione del problema che, lo ribadiamo, potrà essere risolto solo con la modifica della Legge 157/92 sulla fauna selvatica”.
Lo scorso venerdì 27 maggio oltre 400 imprenditori agricoli molisani aderenti a Coldiretti si sono uniti ad allevatori e agricoltori provenienti da tutta Italia dando vita, in piazza Santi Apostoli, ad una grande manifestazione organizzata da Coldiretti per chiedere al Governo di intervenire subito contro questa emergenza che ormai non riguarda solo le aziende agricole ma l’intera cittadinanza visto che gli ungulati, oltre a provocare incidenti stradali, anche mortali, ormai girano incontrastati anche nelle città e nei paesi del Molise.
Ma il problema non si “esaurisce” con le devastazioni dei campi e la distruzione di interi raccolti. Adesso a preoccupare c’è anche la Peste suina africana (PSA), una malattia non contagiosa per l’uomo ma che po’ trasferirsi dai cinghiali ai maiali. Ciò costituisce un grande pericolo per le aziende zootecniche che allevano maiali (in Molise ve ne sono circa 300) in quanto i cinghiali sono il principale veicolo di diffusione del virus che può risultare letale sia per i cinghiali che per i suini. Il grave pericolo per gli allevatori di suini sta nel fatto che in caso anche di un solo contagio all’intero dell’allevamento verrebbero abbattuti tutti i capi. L’invito di Coldiretti è quello di segnalare tempestivamente il ritrovamento di carcasse di cinghiali morti al competente servizio veterinario che procederà a compiere le necessarie verifiche del caso. Tutti gli interessati a seguire il corso possono rivolgersi alle ATC di Campobasso ed Isernia ed a tutti gli uffici di Coldiretti Molise dislocati sull’intero territorio regionale.