Se fosse per il sindaco di Agnone Daniele Saia il matrimonio tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle è improponibile. Non perché è un seguace di don Abbondio ma perché dopo quanto accaduto alle ultime elezioni comunali nella cittadina alto molisana ne è ulteriormente convinto. Alle scorse elezioni comunali il leader del Movimento 5 Stelle Andrea Greco si è messo di traverso a Daniele Saia. Dall’alto del suo carisma credeva di fare un sol boccone di Saia. Invece è accaduto il contrario di quanto si auspicava Andrea Greco. È stata una battaglia molto aspra dal punto di vista politico. Alla fine, la guerra l’ha stravinta Saia con i suoi amici. Ed ora governa Agnone in modo esemplare e Greco è stato messo alle corde. L’esponente grillino è stato tradito dai ricordi di quanto accaduto nel 2018 quando gli agnonesi votarono in massa per lui. Ma allora anche le pietre votavano, per una forma di protesta generalizzata, i 5 Stelle. Ora che un po’ alla volta si sta tornando alla normalità è logico che i partiti tradizionali riprendano a svolgere il loro ruolo. La gente è tornata a votare come copione e i 5 Stelle sono in seria difficoltà. Tra i Saia e Greco non corre buon sangue ed è questo il motivo che probabilmente spingerà Saia a chiedere ai suoi amici di centro sinistra di evitare il connubio con i 5 Stelle alle prossime regionali. Ma non è il solo a opporsi a un accordo per il 2023. Ci sono altri autorevoli esponenti del centro sinistra molisano che sono sulla stessa lunghezza d’onda di Saia. Ad Agnone Greco ha dovuto ingoiare un rospo amaro. Era convinto che gli agnonesi fossero dalla sua parte. Si è sbagliato. Ed ha rimediato una sonora sconfitta politica con la lista da lui sostenuta. Daniele Saia, dall’alto della sua serietà e professionalità, ha vinto ed ora guida il Comune di Agnone con molto impegno. Attualmente è uno che può imporre scelte politiche nel quadro delle alleanze tra i partiti del centro sinistra. Ma con i 5 Stelle non ha un bel rapporto dopo quanto accaduto ad Agnone. È solo una nostra previsione. Potremo anche rimangiarci tutto. Ma si sa in politica accade di tutto e il contrario di tutto. Vedremo nei prossimi mesi cosa accadrà. D’altronde a chi “I promessi sposi” è piaciuto leggerlo più volte ai tempi della scuola ora si trova a rileggerlo in salsa nostrana con una promessa di matrimonio tra Pd e 5 Stelle che trova in Daniele Saia un convinto oppositore.
G.D.A.