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Convention nazionale di Forza Italia, tra Patriciello e Tartaglione tregua momentanea



Nessuno ha avuto il coraggio di dire a Berlusconi quello che pensa. Tutti i molisani approdati alla convention di Forza Italia a Napoli si sono trovati in uno stato di sudditanza psicologica nei confronti del leader maximo. Le ruggini, gli scontri, i faccia a faccia, avvenuti in Molise negli ultimi tempi sono passati in secondo piano. C’erano tutti i leader giunti dal Molise: Aldo Patriciello, Donato Toma, Nicola Cavaliere, Roberto Di Baggio, Francesco Roberti, Raimondo Fabrizio che non risparmia però bordate quotidiane al collega Di Baggio ed al Presidente Donato Toma. Dulcis in fundo la coordinatrice regionale Annaelsa Tartaglione. Ognuno avrebbe dovuto spingersi oltre ma non lo ha fatto perché attorno a Berlusconi si è alzata una fitta nebbia che non ha permesso a nessuno di parlargli se non per qualche selfie o stretta di mano. Quella che più si è avvicinata a Berlusconi è stata l’on. Annaelsa Tartaglione, seguita a ruota dall’eurodeputato Aldo Patriciello che ha comunque avuto un colloquio con Antonio Tajani, braccio destro di Berlusconi. Quest’ultimo ha riportato tanto entusiasmo tra i supporter azzurri. Certo tra la gente è più facile, ma in un partito che in Molise ha tanti galli nel pollaio un po’ meno. Che tra Annaelsa Tartaglione e Aldo Patriciello non ci sia un buon feeling lo sanno anche in Paradiso. Ma nel giorno in cui Berlusconi ha chiamato a rapporto le sue truppe è scattata la tregua. Una convention che è servita al partito per mettere a punto il programma e per attivare tutta la classe dirigente in attesa dei prossimi appuntamenti politici. È stata l’occasione giusta per Annaelsa Tartaglione per far capire che senza di lei in Molise non si muove foglia, anche se Patriciello non è affatto d’accordo. Per l’eurodeputato in Molise la sua forza è fuori discussione. Per cui l’on. Tartaglione deve scendere a patti con chi non può ritenere un suo subalterno. Altrimenti non si canta messa. Il tempo dei chiarimenti tra i due non è ancora arrivato. Tartaglione si sente sotto l’ala protettiva di Berlusconi, tanto che per lei si parla con insistenza di una candidatura in un collegio blindato della Lombardia. Ma questi discorsi a Patriciello interessano poco dato che lui non è “nominato” ma eletto dal popolo con un largo suffragio di consensi. E sornione attende con ansia il passare dei giorni per poter dire la sua. Soprattutto è al lavoro nel mettere su una squadra in grado di ben figurare alle prossime regionali. Ed è intenzionato a vendere cara a pelle quando si dovrà indicare il nome del futuro candidato alla presidenza della regione Molise. Dal canto suo Donato Toma a Napoli ha preferito allacciare i contatti diplomatici, che sono il suo forte.  È stato molto attivo con alcuni ministri e presidenti di Regione. Nicola Cavaliere e Roberto Di Baggio, invece, sono stati molto diplomatici nei loro contatti. Raimondo Fabrizio, il più giovane della nidiata forzista, ha cominciato ad apprendere i trucchi del mestiere. In poche parole, i più propensi a dialogare con i vertici nazionali sono stati Tartaglione e Patriciello. Il piatto forte di discussione è stato la distribuzione dei posti in Parlamento. Per tutti sarà snervante compilare le liste e mostrare il pollice verso qualche gladiatoresula via del pensionamento. Tra un anno il numero degli eletti sarà ridotto da 945 a 600 per effetto della riforma costituzionale promossa dai 5 Stelle che saranno i più falcidiati. Solo Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che si trova comodamente seduta inminoranza, si appresta a una generosa messe. A Napoli il dato più eclatante venuto fuori da un punto di vista meramente politico è chi sarà il leader di Forza Italia in Molise. Secondo noi è Aldo Patriciello e prima o poi lo capirà anche Annaelsa Tartaglione che non può considerarsi a vita la beniamina di Silvio Berlusconi. In politica contano o voti. E in fatto di consensi Patriciello non è secondo a nessuno. In fatto di simpatia può anche non essere un leader, ma quando si muove è un carro armato. È uno che ci crede, combatte, che supera ogni ostacolo, anche se qualche volte induce in qualche tentazione di troppo. Qualche promessa non la mantiene ma sa come farsi perdonare. Annaelsa Tartaglione ha dalla sua una stretta amicizia politica con Silvio Berlusconi. Alla lunga non sappiamo se potrà bastare o sarà messa definitivamenteall’angolo. Pensierino finale: Patriciello non ecceda in tentazioni altrimenti anche per lui verranno giorni molto tristi.

G.D.A.

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