Ordinanza di misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa nei confronti di un 56enne eseguita ieri dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Campobasso, emessa dal GIP del Tribunale su richiesta della locale Procura della Repubblica, per i reati di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia.
Il 56enne appartiene alla medesima forza di polizia.
I FATTI La vicenda ha avuto inizio nel settembre 2021 a seguito di una querela sporta dalla persona offesa e seguita da altre, presentate nei mesi successivi, inerenti le stesse condotte antigiuridiche. In seguito, sono state avviate dai carabinieri una serie di attività investigative, tra cui escussioni di testimoni, acquisizioni di atti e fotografie, relazioni di servizio ecc., la cui solida piattaforma indiziaria ha trovato concorde parere dell’Autorità Giudiziaria che ha consentito l’emissione del provvedimento di misura cautelare.
Tali reati rientrano nelle cosiddette “fasce deboli” e l’intervento investigativo immediato, messo in atto dai Carabinieri nei confronti di un loro stesso appartenente, ha consentito un’efficacia preventiva di tutela nei confronti della parte offesa. Il procedimento e nella fase delle indagini preliminari nel corso delle quali l’indagato potrà esperire, nell’ottica difensiva, tutti i rimedi processuali previsti dal codice di rito.