Ognuno di noi riceve almeno dieci telefonate a settimana dai centralini di telemarketing che vendono abbonamenti per internet, per luce e gas, prodotti finanziari etc. Un’industria che fattura molto. Un giro d’affari vertiginoso. Ma a pagarne le conseguenze siamo noi, comuni mortali, alle prese con un fenomeno che sa tanto di inciviltà.
Per fortuna a luglio saranno pronte le modalità tecniche per la partenza del nuovo registro delle opposizioni. Un registro che avrà una platea di otre 75 milioni di utenze telefoniche mobili. Non è possibile più sopportare le angherie di costoro che ci disturbano a tutte le ore. Il più delle volte non rispondono neanche. La colpa è anche di chi fornisce i nostri numeri di telefono a queste agenzie di tele marketing.
Cosa possiamo fare per boccare anche l’invio postale di pubblicità indesiderata? Un ginepraio da cui è difficile venirne fuori sempre che qualcuno non metta mano una volta per tutte a questo sistema vergognoso. Da luglio potremo bloccarli. Anche l’Antitrust chiede di cambiare le regole per i contratti offerti dai call center. Non basta l’assenso a voce, servono le firme.
Ad alcuni anziani molisani è capitato di aver pronunciato la parola “si” per trovarsi appioppati dei contratti telefonici, di luce e gas senza che ne avessero fatto richiesta. Quando si parla con queste persone è meglio tagliare subito il filo, altrimenti nel corso della telefonata basata pronunciare un “si” che si è fottuti. Scusate il termine.
Per difendersi da questi centralinisti ci si può rivolgere ad Altroconsumo ma bisogna fare molta attenzione a non dare i consensi al trattamento dei dati personali quando si acquistano beni o servizi. Al momento non rimane che fare una semplice operazione: non rispondere ai numeri che non si conoscono e usare il blocco contatti del cellulare.