In un momento come l’attuale è impossibile fare a meno di una politica di sostegni alle famiglie e alle imprese. In Molise molti sono in difficoltà vuoi per l’aumento di luce e gas, vuoi per i beni di prima necessità, lasciando per ultimo la benzina. Gli strappi in politica sono all’ordine del giorno. L’aggressione dell’Ucraina ha finito per compilare le cose. Putino è aggressore e un criminale di guerra. Non ci può essere pace senza una vittoria. Ed è l pace la più importante sfida che attende l’Unione Europea. Ed è l’obiettivo verso cui deve muoversi il Governo italiano. La guerra in Ucraina pone l’Europa di fronte ad una delle più gradi crisi della sua storia. Intanto si contano le ricadute economiche del conflitto: secondo stime molto attendibili 13 milioni di persone in più potrebbero soffrire di fame tra il 2022 e il 2026 a causa a causa dell’instabilità delle catene di approvvigionamento. La priorità è raggiungere quanto prima il cessate il fuoco. L’Italia come paese che crede fortemente nella pace, deve impegnarsi in prima linea per ottenere una soluzione diplomatica. I politici molisani, dal presidente Toma all’ultimo dei consiglieri, sono molto preoccupati. Già in tempi di pandemia la Regione ha aumentato gli sforzi in cerca di aiuti a imprese e famiglie. Ora si cerca in tutti i modi di trovarne altri. Da Facciolla e Manzo, da Niro a Iorio, da Pallante a Calenda, tutti sono concentrati nel trovare aiuti necessari a sostenere chi è in difficoltà: In Molise sono state le piccole aziende quelle a soffrire di più. Soprattutto chi che non può pagare bollette salatissime di gas e energia. La verità è che a volte si è un po’ lenti nel capire che andavano imposte sanzioni a Putin senza paura. Occorre difendere l’Ucraina o meglio la sua sovranità. In caso contrario la situazione rischia di sfuggire di mano con conseguenze economiche pesantissime soprattutto per i ceti medio-bassi. Per questo occorre difendere il proprio territorio. Le misure che vanno portate avanti dovrebbero essere proiettate a redditi da 50 mila euro in giu. Quelle che vanno a persone a basso reddito proteggono il potere d’acquisto dei più fragili ma non dei poverissimi che non beneficialo del bonus per lavoratori e pensionati. Anche perché l’autonomia totale dalla Russia ci sarà solo dal 2025. Ad aprile il tasso di inflazione è stato del 6,2% ai livelli più alti degli ultimi 30 anni. L’8% delle famiglie molisane vive in condizioni di povertà. Siamo un Paese in chiara difficoltà ma abbiamo le energie e le risorse per proseguire lungo la strada della ripresa. Il governo regionale ha piena consapevolezza della sofferenza dei molisani e prima dell’estate dovrà mettere in cantiere un pacchetto di risorse in grado di far ritrovare il sorriso a tante persone. Vedremo cosa accadrà.
G.D.A.