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La Lega in caduta libera, Fdi in forte ascesa. L’editoriale di G.D.A.



I sondaggi danno la Lega in caduta libera: tra il 15 e il 16%. Quasi venti punti in meno rispetto alle elezioni europee del 2019. Un’erosione di consensi che Matteo Salvini non si aspettava. All’improvviso è caduto in uno stato comatoso, senza più quello spirito combattivo che lo aveva contraddistinto in alcune sue battaglie che avevano fatto presa sull’opinione pubblica. Circolano voci sempre più insistenti di defezioni sia alla Camera che al Senato. Una trentina di parlamentari esausti della gestione salviniana sarebbero pronti a lasciarlo. Anche in Molise il colpo è stato avvertito. Tant’è che il nuovo coordinatore regionale Michele Marone sta trovando molte difficoltà nel convincere le persone a aderire al suo progetto. Marone sta tenendo un profilo basso. Nel momento della sua elezione, al posto del parlamentare Colla, sembrava animato da uno spirito battagliero tanto che in qualche uscita televisiva aveva attaccato frontalmente il presidente Toma, reo di averlo fatto fuori per fare entrare in giunta Mena Calenda. Ora anche lui è sceso a più miti consigli. Lo sforzo di trovare persone in grado di supportarlo alle prossime regionali sta naufragando con il passare dei giorni. All’improvviso è uscito fuori dai radar e questo non è certamente un buon segnale. Come sono lontani i tempi in cui la Lega aveva eletto le due passionarie Calenda e Romagnuolo. Poi l’era Mazzuto anche lui finito troppo presto nel tritacarne della politica. Ora Marone punta ad un nuovo corso. Ma la strada è tutta in salita. Pensava di trovare tante porte aperte. Invece sono quasi tutte chiuse. Sarà difficile per La Lega mettere su una squadra competitiva. A differenza di Fratelli d’Italia che punta a diventare il primo partito in Molise. L’assessore Quintino Pallante è al lavoro per diventare il punto di riferimento del partito della Meloni. È molto attivo in ogni angolo del Molise. Attorno a lui si formerà una squadra in grado di ben figurare alle prossime elezioni del 2023 che saranno il banco di prova per tutti. Soprattutto per il Movimento 5 Stelle che sa di essere in caduta libera e prova a salvare il salvabile. Voci di corridoio danno per scontato il ritorno di Antonio Federico in Consiglio Regionale. Potrebbe essere lui il candidato alla Presidenza della Regione Molise in quota centro sinistra. Greco permettendo. Ma non solo. Anche Facciolla e Fanelli non la prenderebbero bene se da Roma Conte e Letta indicassero un esponente dei grillini alla guida della coalizione da contrapporre al centro destra. Anche Patrizia Manzo dovrà dire la sua. E uscire allo scoperto. Dovrà scegliere se accoppiarsi con Federico o Greco. Alla fine, sceglierà Federico. Per gli altri sarà davvero una tornata elettorale tormentata.

G.D.A.

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