Si torna sempre dove si è stati bene”, cantava Chiara Galiazzo nella sua hit sanremese del 2017.
Fuori dal contesto, il responsabile tecnico nazionale del minibasket vive ormai il Molise un po’ come una sua seconda casa. Dopo la quattro giorni del progetto ‘For Molise’ dello scorso novembre, Cremonini – assieme a Fabio Bagni e Roberta Regis dello staff tecnico nazionale – ha coordinato lo scorso fine settimana la fase operativa centrale della prima annualità del corso da istruttori di minibasket nello scenario dell’Arena a Campobasso.
«Parto da due elementi che inserisco – spiega – in una considerazione più generale. Da un lato, c’è lo grande spirito di accoglienza della struttura federale territoriale, e mi riferisco a Vittorio Di Quinzio, Mario Greco e a tutti gli altri componenti della commissione di settore, ma anche ad Andrea Capobianco, che ogni volta ci fanno sentire come a casa, perché prima ancora che responsabile tecnico, in Molise sono un amico. Dall’altro, l’ascolto dei tanti giovani ragazze e ragazze presenti, che hanno dimostrato un interesse contagioso per il minibasket, oltre che tanta
voglia di comprendere ed apprendere, aspetti che, nel complesso, mi fanno ben sperare in prospettiva».
Peraltro, in un contesto di convivenza con la pandemia, il minibasket rappresenta un modo per far riappropriare i più piccini della loro socialità.
«Senz’altro – riconosce Cremonini – il minibasket ha un compito di ripartenza e coinvolgimento al tempo sesso».
In particolare, per il responsabile tecnico nazionale di settore, quello molisano può rappresentare un ‘modello’ da mutuare anche in altri territori nazionali. «Disponibilità ed esperienza non mancano. E questi sono aspetti che possono essere portati anche all’esterno, condividendoli con altre strutture cestistiche territoriali».