“Il senso del dovere e il rispetto dello Stato e delle Istituzioni. E’ questa l’eredità più importante che mi ha lasciato mio marito”. A parlare è Tina Montinaro, moglie di Antonio Montinaro, Capo scorta di Giovanni Falcone, con lui caduto nell’attentato di Capaci del 23 maggio 1992. La signora Montinaro, Funzionario della Regione Sicilia, ha incontrato questa mattina i giovani allievi agenti del 216imo Corso di formazione della Polizia di Stato della Scuola Allievi Agenti “Giulio RIVERA” di Campobasso. A loro con orgoglio e amore ha parlato di quanto accaduto quel giorno. “Non è facile – ha detto – è sempre un dolore che si rinnova. Però lo devo a mio marito e ai miei figli, perché mio marito, un poliziotto coraggioso non va dimenticato. Ed è quel coraggio che deve rimanere vivo in ognuno e in particolare mi rivolgo ai giovani e alle nuove generazioni. Mio marito già a 24 anni decide di scortare Giovanni Falcone”. Orgoglio e forza questo è Tina Montinaro. “Mi sono ritrovata in una vita che non avevo scelto – dice – ma come ripeto spesso quando una persona entra in Polizia è in Polizia tutta la famiglia. A distanza di trent’anni quell’orgoglio è vivo perché quelle, erano le scelte giuste”. Così ai giovani : “Non siate mai indifferenti e lottate per i giusti valori”. E oggi in una giornata così importante c’erano anche loro i giovani, una rappresentanza di due scolaresche della Regione Molise. Gli studenti del Liceo Linguistico e Scienze Umane dell’Istituto Omnicomprensivo di Guglionesi (Cb), accompagnati dal Dirigente Scolastico Prof.ssa ‘Patrizia Ancora’ e dal sindaco di Guglionesi Mario Bellotti, oltre ad una nutrita presenza di familiari dell’Agente Giulio Rivera, caduto nella strage di via Fani. Presenti anche gli studenti del Liceo Artistico Statale ‘Giacomo Manzù’ dell’Istituto Mario Pagano di Campobasso, accompagnati dai docenti delle Arti Figurative, Prof.ssa Antonella Ciaramella e Prof.ssa Carmen Del Russo.