Nuovo riconoscimento per il libro del giornalista molisano Giovanni Mancinone “Molise Criminale”. L’autore è infatti tra i finalisti del Premio Piersanti Mattarella; a deciderlo la giuria del concorso letterario.
La cerimonia di premiazione, durante la quale saranno proclamati i vincitori, si terrà il prossimo 21 maggio in Campidoglio, a Roma.
Nel libro, uscito la scorsa estate e edito da Rubbettino (con la prefazione di Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto) Mancinone racconta moltissimi dei fatti oscuri che hanno riguardato il Molise negli ultimi decenni. Si parla in particolare di una inchiesta grazie alla quale è stato scovato un inimmaginabile narcotraffico tra il Molise e Bogotà, ma vengono anche raccontati il soggiorno obbligato del sindaco di Palermo Vito Ciancimino a Rotello, l’omicidio di Lea Garofalo e quelli compiuti da Angelo Izzo. Ci sono poi i traffici di rifiuti interrati nel basso Molise o nelle cantine di Castelmauro e ancora storie di riciclaggio e di sindaci uccisi come Carmine Troilo, primo cittadino di San Martino in Pensilis colpito a morte da un ex ergastolano nel 1993.
Il Premio Letterario giornalistico Piersanti Mattarella, ideato e organizzato da HaTikvah Isreael – Memoria nel Cuore Onlus, è un concorso letterario giornalistico dedicato al tema dell’impegno e della resistenza culturale e civile e al ricordo dell’opera istituzionale del Presidente, Piersanti Mattarella. Uomo politico assassinato dalla mafia il 6 gennaio 1980. Un esempio morale e politico. Un uomo coraggioso che provò a salvare la Sicilia e l’Italia dal cancro delle mafie.